Vola Ciampino 2016 … fair play

volaciampino

Questa volta (appositamente) non avevo scritto la presentazione della gara, e qualcuno me l’ha rimproverato!

E io che pensavo che certi racconti passassero indifferenti …

Non l’ho scritto perche’ volevo che ognuno provasse ad affrontare la gara a sensazione! Senza tatticismi , provando a dare il massimo possibile, considerando che domenica prossima c’è l’evento Maratona … di cui parleremo ampiamente … prossimamente!

La foto di rito con tutti gli Orange assiepati davanti ai gazebo e poi un riscaldamento tutti insieme, di certo inadeguato per il tipo di gara, ma divertente e spensierato.

Percorriamo il tratto iniziale della competizione e accenno ai presenti che non sarà una passeggiata!

Ricordo ancora la prima volta che ho corso la Vola Ciampino, presentata come una gara veloce e piatta!!! Mai commento fu più falso!!!

Questa gara è altamente impegnativa, i primi 5 km iniziali sono una continua salita, certo di altimetria molto bassa, ma l’impennata infinita si sente nei polmoni e nelle gambe!!!

Parto in surplace e subito mi accorgo di un errore commesso da una bella biondina che non solo e’ partita troppo forte (mi sta davanti) ma affronta la seconda curva in  modo errato.

In certe gare sono importanti le traiettorie! Non solo per percorrere meno strada ma per affrontare al meglio situazioni critiche.

Quale criticità ha una curva a 90° in una partenza molto affollata, e come si affronta al meglio?

Una curva del genere la devi anticipare, percorrerla al centro della strada, e poi iniziato il raggio di curvatura, tagliare leggermente verso l’interno e poi riprendere la corsa! Chi l’ha affrontata stretta, si e’ trovata davanti una massa umana in decelerazione , un enorme tappo insuperabile che rompe l’andatura! Per non parlare poi dell’ostacolo, pericoloso, delle macchine parcheggiate sul lato della strada … una curva può e deve dare slancio alla gara e non essere un intoppo!

Dopo la rotonda iniziale già si capisce che corsa non sarà semplice, il fiume umano ti trasporta ma segui la corrente con il fiato corto e le gambe imballate.

E’ anche questo un allenamento.Gestire la fatica e trovare pian piano il passo giusto di giornata. I sorpassi che effettuo mi fanno capire che sono partito piano, troppo piano e che sarà a questo punto una progressione di 10 km, più avanti proverò a cambiare passo, ora mi gestisco questo inizio impegnativo.

Mi chiama un “Top”, gli rispondo … “ahooo ma che ce fai qua”?!?? Risponde :”Sto a pia’ er sole” … Sorrido e ribatto …allora passame la crema che semo in due!!!

E’ un segnale! Saranno in molti a fermarsi lungo il percorso … sottovalutando questa gara!

Lunghi rettilinei assolati, e poi cambi di direzione tra centri abitati e campagna. Inizia a sentirsi il sole, a me da energia pazzesca, a qualcuno la toglie!

Il passaggio sulle rotaie e uno degli ultimi ostacoli che portano verso il 5° km, da questo punto la gara si fa piu’ lieve e se ne hai puoi cambiare passo!

Nelle gare piu’ lunghe è una presenza costante, in quelle brevi è il segnale che sto andando piano! Magda è un bell’incontro per gli occhi ma pessimo per il morale, sta in difficoltà respiratorie, si sente …ma non molla! L’affianca uno suo amico che non ha di certo le capacità di porteur … condurre è un lavoro psicologico, fatto di frasi adatte alla circostanza e alla persona e fatto soprattutto di frasi da non dire mai! Ecco lui le enuncia tutte in fila! Povera Magda, la distrugge.

Io osservo e prendo il mio passo, ho messo da parte l’affanno iniziale e ho recuperato le gambe che ora rispondono toniche al comando di … cambiare passo.

A grappoli vedo sui lati della strada Runners in difficoltà, Top che avanzano camminando e faccio una riflessione … quante volte mi sono ritirato? Mai! Ho sempre messo davanti l’arrivo alla prestazione, puoi toppare, andare troppo forte e pagare ma … si puo’ gestire la debacle tenendo e anche se rallentando, portare a casa un’esperienza, Ci sono invece quelli che non sanno accettare la sconfitta e se non sono nei tempi previsti .. si fermano!

Non sanno che si perdono! Ci sono momenti dove la corsa è metafora della vita e nelle difficoltà bisogna imparare a trovare le energie adatte a tirarti fuori e portarti comunque ad un traguardo, magari non di successo ma comunque di soddisfazione! Non si vince solo arrivando prima, si vince anche arrivando nonostante …

Qua incontro la bella vigiliessa del fuoco (dire pompiera pare brutto …) la saluto “cordialmente” e le propongo un passaggio che non accoglie … combatte con il piriforme, ogni Runner ha un guaio “cronico”, chi la fascite, chi il piriforme, chi il soleo … alcuni conoscono perfettamente a memoria la diagnosi dell’esame effettuato … un tempo non c’era tutta questa “nomenclatura” avevi il dolore e te lo tenevi, stringevi i denti e continuavi , ora c’è il massaggio, il fisioterapista … e mentre penso questo mi passa un “verdone” con scritto dietro Michele “Fisio” … dove Fisio è evidente che è un messaggio subliminale per qualche Runner che vuole farsi fare trattamenti  speciali!

Pensa che t’aripensa e siamo al ristoro, si arriva alla fonte dopo aver percorso una larga semicirconferenza , quando sono nella parte iniziale del diametro sento una musica molto coinvolgente, il sound è tipico “live”, ti pare che hanno messo un gruppo a suonare per strada? Arrivo nel punto e la risposta è si!

Richiamo irresistibile per me! Seppur ho passato di slancio alcuni che avevo sullo stomaco e li ho staccati quanto basta per tenerli dietro fino alla fine, mi fermo davanti al gruppo , per almeno 30″ ballo! Billy Jean … e mi scateno!

Poi rientro in me e mi accorgo che sono tutti la’ davanti, hanno approfittato del mio ballo e se ne sono andati sulla salitella …

Riprendo la mia corsa e affronto la salita ancora con la musica dentro …

Siamo nel tratto abitato con i saliscendi che poi portano all’arrivo, ma saremo solo al 7° km, mancherà il biscottone finale, quello che per molti è il colpo di grazia!!!

Sto bene, e inizio una progressione che mi porta a raggiungere una baldanzosa ex Orange, molti ricci che si muovono fitti ad ogni passo … la riconosco e da dietro la saluto … Ciao Maurizia, da dietro non puoi essere che tu, anche se la maglia è “diversa” … lei continua a correre e mi dice …chi sei? Senza voltarsi … poi curiosa si volta e mi riconosce … e mi chiede di aiutarla perchè in difficoltà!

Io infodero la mia rimonta che stava per lanciarmi in un crescendo finale  e le faccio da pacer. Si è vero non è della nostra squadra, non è del ForresTeam ma siamo due atleti e lei ha chiesto il mio aiuto, e io non posso esimermi.

E’ in difficoltà respiratorie e le consiglio come recuperare, mi metto davanti a lei per darle il passo e le traiettorie, la incito con le parole giuste, cogliendo dal suo atteggiamento il punto da stimolare. Si forma una specie di gruppo , mancano solo i palloncini …

Penso che portando lei potrei fare torto a qualcuna della mia squadra, ma voglio uscire da questi limiti “campanilistici” che portano solo odio e rancore, tipici del calcio. Noi Runners amiamo la corsa, e seppur indossiamo una maglia diversa siamo tutti amici o … quasi!

Me lo dico da solo … è un grande gesto di fair play il mio, e forse anche cinicamente un modo per non forzare una gara ad una settimana dalla Maratona.

Corro bene a questa andatura, respiro bene e curo lo stile, mi sento utile e lei non molla, segue i miei consigli , affrontiamo il tratto in leggera discesa e poi prediamo la salita che porta al traguardo. Manca un  chilometro circa e lei è finita! Non accenno neanche a forzare non reagirebbe. Conteniamo i danni provocati da qualche sorpasso di avversarie,Magda compresa!

La invito a non cedere a tenere, non puo’ osare, ma puo’ tenere! E lei tiene!

Ci siamo … ora l’impennata in salita , la curva e il gonfiabile … non mi e’ mai sembrato cosi lieve questo tratto, sto andando piano ma non cosi piano da gestire cosi facilmente i cambi di altimetria. Mi affianca Agostino, lo porto al traguardo in allungo , anche lui ha fatto un ottimo tempo … oggi aiuto tutti!!!

Ovviamente non mi aspetto ringraziamenti, è un mio piacere incitare, aiutare per quel che possibile, trasmettere la mia ferocia agonistica!!!

Arrivo … saluto velocemente chi ho avanti e dietro e senza posare il chip torno indietro, attento a non passare sui tappeti per non mettere in difficolta’ l’organizzazione con il plurimo passaggio sul traguardo. Scavalco qua e la’ per raggiungere la mia postazione, dietro al fotografo e incito tutti gli Orange in arrivo, urlando di spingere con le braccia e chiamando una volata che non tutti riescono a fare , perchè stremati e vinti dal tratto in leggera salita!

Solo una biondina reagisce alle mie urla e arriva in un tempo stratosferico … oggi che doveva andare pianino …ha piazzato il P.B. sui 10 km … e non un 10 km qualunque ma una gara impegnativa !!!

E la salsera? A forza di sentirsi dire :”Come stai”??? Anche lei ha infilato una prestazione super da P.B.!!!

Ma non sono le sole a fare un Personal Best, anche un altro ragazzotto che “zompa” bene al triplo oggi è arrivato quasi 50″ sotto la sua migliore prestazione!!!

E’ inevitabile migliorare, il  lavoro paga sempre, piano piano succederà a tutti e festeggeremo un po’ a tutti un nuovo P.B. , bisogna crederci … crederci sempre!!!

Dajeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

 

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