Contare le ripetute è … godere solo a metà !

Hai presente quanto si può godere di più se si assapora e si vive intensamente ogni momento del piacere, senza abbassare di un attimo la soglia della percezione??Non c’è da essere “maliziosi”, non sto parlando di sesso, ma di ripetute!!!io

In una preparazione atletica sono un esercizio di forza anche le ripetute “veloci”, e quando si parla di velocità sono fondamentali :

  • La spinta (delle braccia  degli appoggi, dello slancio della gamba …)
  • La frequenza (aumentare il numero di passi per tempo)
  • La concentrazione (non “mollare” un istante l’azione propulsiva )

Quando propongo il programma, nel leggere ripetute veloci, sono tutti contenti … ma poi in pista vedi volti stravolti, senti fiati ansimanti e mani sulle ginocchia per recuperare la fatica!!!

Allora i velocisti non sono cosi fortunati nel dover correre misure cosi corte … si fatica in egual misura, se non superiore a distanze dieci, cento … mille volte più estese!!

I  percorsi lunghi sono la “morte” del gesto atletico della corsa! Poche  eccezioni smentiscono questa teoria, Shalane Flanagan ad esempio , nell’ultima Maratona di New York ha mostrato un’azione di corsa spettacolare nonostante i 42195 metri. La corsa lunga per la maggior parte dei casi, abitua a correre con passetti limitati, usando al minimo le braccia, come a dover risparmiare al massimmassimoo l’energia, snaturando il gesto atletico e riducendolo ai minimi termini.

Oggi nel “pistino” con l’arroganza di chiamare anche il passaggio, due Runner correvano in modo inguardabile, convinti di fare un buon lavoro … A parte che esiste un codice della pista che a loro è ovviamente sconosciuto, ma non si capisce il motivo di andare in pista e “tapascionare” fuori dal contesto, chiedendo addirittura la precedenza.

Per chi ancora non lo sapesse, la pista è cosi suddivisa :

  • La prima corsia per le ripetute del mezzofondo
  • La seconda e terza corsia per le ripetute veloci in gruppo
  • La quarta corsia per  ripetute con ostacoli su distanza superiori ai 200 mt
  • Quinta e sesta corsia,  (con la quarta se e’ libera) ripetute velocità
  • Il pistino per eventuali recuperi attivi. Se vuoi correre lunghe distanze, vai per i ponti …

Oggi c’era in programma un lavoro volto a far venire qualche “dolorino” ai muscoli e a mozzare il fiato, ovvero anaerobico lattacido facilitato, in quanto contenente recuperi passivi e non attivi come richiederebbe il protocollo. Diciamo che i nostri allenamenti sulla velocità sono dedicati più a migliorare l’azione di corsa che a produrre  una riconversione energetica del lattato, anche se non è certo da disprezzare un ulteriore aiuto che si può apportare all’azione della corsa.

Quindi il programma propone :

  • Riscaldamento
  • Andature
  •   5 x 400 mt Rec passivo 1′
  • 10 x 200 mt Rec passivo 30″
  • Recupero passivo 1’30”
  • 800 mt a Sensazione

Siamo in tanti e riempiamo lo stadio della Farnesina che ci ospita, quindi chiedo caldamente di utilizzare esclusivamente la prima corsia per le ripetute.

Ma dato che la nostra è una preparazione atletica, si inizia con riscaldamento correndo piano sul prato e completandolo con andature da effettuare in pedana.

Passo saltellato, skip mono podalico alternato, doppio impulso, calciata, balzata … insomma coordinazione, movimento e sopratutto utilizzo di tutte le catene muscolari.

Qualche allungo e si parte! Ho chiesto velocità, correre bene, alzare la gamba, proporre al meglio il triplice angolo in spinta , disegnato dalla coscia che forma un angolo retto con l’anca, la tibia che forma un angolo retto con il quadricipite e il piede che forma sempre un angolo retto con il tibiale …  E poi giù forte in spinta verso il tartan per rimbalzare ! La gamba dietro ben stesa e via un altro ciclo alternando le gambe con la spinta delle braccia!

tibadu

Correre è un piacere, correre veloce è l’esaltazione del piacere, non ci si può distrarre un attimo che subito il piacere svanisce perchè se non sei concentrato il movimento perde di spinta ed efficacia. Correre veloce non è proprio naturale, il gesto necessita forza, coordinazione e impegno mentale! Quindi la mente deve essere a completa disposizione dell’impostazione della corsa , se pensiamo alla fatica, se tempestiamo la mente di pensieri “piagnoni” non la rendiamo disponibile ad agevolare la spinta!

Correre è un meraviglioso privilegio che non dobbiamo mai sottovalutare, l’impegno deve essere massimale nelle nostre possibilità, perchè correre bene non solo fa andare più veloci, ma fa stare bene, ci tiene lontani da infortuni e da dolori. I problemi iniziano quando ci trasciniamo in uno stile di corsa errato , quando non abbiamo muscoli che sostengono e supportano, quando usiamo il corpo in modo asimmetrico !

Ed ecco allora il significato del titolo : correre le ripetute è un intenso piacere che diventa godere se l’intensità ,  la dedizione, la voglia, la concentrazione, l’impeto … sono crescenti e completamente rivolti a dare il meglio nella singola distanza!!! Io penso che se si è davanti ad un piatto prelibato, non si contano i bocconi, ognuno esalta il palato e ci si inebria di piacere ogni volta che la bocca viene a contatto con il cibo. Lo stesso intenso piacere al primo , al secondo … all’ultimo! E quando e’ finito ci rimani male e resti con la voglia di quel sapore speciale! Cosi si devono correre le ripetute, specialmente se veloci, ognuna con il massimo del desiderio che non finisce ma sfocia nella successiva!!!

Ne abbiamo già fatte 8? Siamo già a 25??? Queste DEVONO essere le espressioni da esclamare durante i recuperi!!!

Contare è comunque una sottrazione al piacere, è limitare,  e quindi delimitare ciò che deve e può raggiungere : l’infinito! La passione non ha misura , è lei che ci avvicina, almeno come idea … all’eternità !!!

tre2

Quando siamo nel centro del ciclone, e sentiamo che la fatica ci pervade sui muscoli, sul fiato, concentriamoci sull’efficacia che questo lavoro ci apporterà nel prossimo futuro, esaltiamo questo momento, non rendiamolo una sconfitta, non tendiamo alla rinuncia ma bensì alla rinascita!!! Faticare in allenamento, arrivare spossati all’ultimo metro della ripetuta è l’unico modo per migliorare le prestazioni. Nessuno migliora ciabattando sulla pista, e una pista non è struttura per ciabattini!

ridono

Questo lavoro aveva un epilogo meraviglioso, 800 metri a Sensazione, una corsa facile, corretta, una corsa divertente, senza “fiatone”, senza patemi, il modo più piacevole di correre cercando di mettere in pratica tutto il possibile ascoltato dalla mia “suadente” voce riguardo alle braccia, alle gambe, al busto, alle spalle, al collo …  al mento …

tre

Nessuna forzatura , nessuna accelerazione, un passo costante, la più veloce delle corse “facili” che possiamo praticare!!!

Questo è quello in cui credo, e questo è quel che vorrei poteste provare correndo, un piacere fisico, mentale … spirituale, un momento tutto nostro, che forse qualcuno ci vorrebbe negare e a maggior ragione si può trasformare in una piccola rivoluzione, la nostra battaglia (quasi)  quotidiana per qualche minuto di benessere !

siepe

Nel gruppo si sta bene, si corre tutti insieme, ciascuno con un sogno che non è da rincorrere, ma da custodire nel cuore … motore di ogni impresa, specialmente quelle impossibili … e cosa c’è di meglio se per raggiungerle si riesce a … godere a pieno?!?!

Dajeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

 

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