2016 … Roma è la prima Maratona !

Un bacio a tutti coloro che mi hanno sostenuto!
Un bacio a tutti coloro che mi hanno sostenuto!

Avevo dato alcuni consigli su come affrontare questa “emozione lunga 42.195 metri”!!!

Qualcuno li ha presi uno ad uno come un “mantra”, qualcun altro ha fatto a modo suo … è anche questo il bello della Maratona, si fanno delle scelte e si accumulano esperienze!

Io avevo un obiettivo in mente, un obiettivo folle, smentire tutti! Ho messo come ogni anno , sul mio profilo Facebook, la possibilità di pronosticare il mio tempo finale, e mai come quest’anno i pronostici sono stati “pessimistici” ! La maggioranza dopo le 3h30′, qualcuno (pochissimi) fin troppo fiducioso … e io volevo smentirli tutti! Dimostrare praticamente che la Maratona è soprattutto mentale, che si puo’ correre con tempi accettabili anche senza specifica preparazione, e chi la prepara non sempre riesce ad ottenere i risultati previsti … anzi!!

Questa idea è iniziata a balenarmi nella mente già da ieri, mentre zappavo il giardino (cosa totalmente inadatta il giorno prima di una corsa cosi …) . Ero indeciso se farla lento … preparando un obiettivo (impossibile) di fine Maggio o se tirarla al massimo delle mie attuali possibilità, confidando sull’adagio :” Chi va piano in una 10 chilometri, ha  buone possibilità di fare una veloce Maratona” !

Vediamo come si inizia e poi strada facendo facciamo le strategie …

In un momento di vita intenso, professionalmente parlando, una Maratona non è la gara più facile da affrontare, lo stress lo paghi sia nelle nottate antecedenti che durante la gara, ma stranamente, al contrario di molti, ho affrontato una nottata tranquilla e mi sono svegliato 20″ prima che partisse la canzoncina della sveglia!

Cosi seguendo un rituale preciso, mi sono preparato e sono uscito facendo il minimo rumore per non svegliare la famiglia ancora sognante.

Io stavo recandomi a compiere il mio sogno ad occhi aperti … la Maratona delle Maratone, Roma, eterna, gloriosa … imperiale!

L’appuntamento è sempre lo stesso, i compagni di squadra cambiano … stavolta siamo davvero tanti, le previsioni dicono oltre 300 … sarà vero!??!?

Saluti, abbracci … battute, il clima è ideale, ancora non penso a quello che farò tra poco, non voglio pensarci fino all’ultimo momento.

La foto sulla gradinata il saluto agli amici dell’AMIP, distribuisco le fascette, che sono la mia motivazione forte per correre e .. poi inizia il momento di “solitudine”! Io, il mio zainetto, e la mia voglia di correre provando a stupire, prima me stesso e poi chi crede in me! Si puo’ fare!!

Saluto tutti quelli che incontro, dispenso qualche consiglio a chi non puo’ correre perche’ ha esagerato a “spingere” ricadendo in fastidiosi infortuni.

Un mare di Runners, chi va verso il camion , chi torna per posizionarsi in griglia. Tutto organizzato molto bene, non mancano gli incivili che deturpano le mura sacre con “bisogni che potrebbero espletare altrove …”

Mi cambio, saluto tutti quelli che mi riconoscono e mi avvio al mio posto. Confesso che per un attimo penso che ci sarebbero tutti i presupposti per un attentato terroristico e preoccupato mi trovo un posto, come al solito circondato da tanti “non romani” con i quali scambio qualche battuta. Lo speaker annuncia che stanno per partire i “TOP”, dice che partiranno sulle note del Gladiatore, ma per me era “Momenti di Gloria”.

Loro vanno e dopo 5 minuti, parte la mia onda! Quest’anno gli diamo il vantaggio, sarà più divertente prenderli …

Ci sono 3 Cronometri, uno per onda, cosi ognuno puo’ regolarsi sul proprio tempo, anche se io parto almeno 1′ dopo lo start! Sono avanti una miriade di tapascioni, lenti … lentissimi!!! Ma perche’ si mettono avanti anche in queste occasioni!??!

Oggi non ci sono certo premi di categoria …

Sono leggermente “adirato” perche’ come al solito devo recuperare posizioni , ma forse quella partenza “lenta” mi aiuta ad entrare a ritmo con le dovute tempistiche. Facciamo la salitella del Campidoglio e sono troppo dietro, me ne accorgo sia dai Runners che incontro e che riconosco, sia dai pacer. Passo i palloncini delle 4h45′ che corrono quasi arrancando e penso …loro dovrebbero aiutare i concorrenti ma chi li aiuta questi???

I palloncini sono abbastanza appaiati, perchè è tutto un imbottigliamento. Alla salita di Via dei cerchi siamo ancora tutti ammucchiati, non ci sono corsie di sorpasso e sto dietro i palloncini delle 4h15′. Affianco Circo Massimo e mi trovo nella situazione “anomala” di essere davanti ai palloncini delle 3h45′ con due compagni di squadra come pacer e dietro quelli delle 4h00 ore!!!

Quando imbocchiamo finalmente viale Aventino, il mio passo può assumere un ritmo desiderato, seguo la sensazione che mi guida in questo tratto e mi metto a quel regime. Le scarpe comprate da poco sono ammortizzate il giusto, mi imposto in stile e assumo una cadenza che a breve diventa “automatica”, la spinta che porto sulla gamba destra impatta con l’avampiede sul terreno e slancia la gamba sinistra al passo successivo, alternando le braccia nella spinta. Mi concentro sul movimento, mi sembra di avere un buon ritmo, magari un po’ lento ma il garmin dice 4’30″/km !!!

Questo ritmo e’ esagerato, devo rallentare un po’, ma mi sento bene , ho buone sensazioni, anche se è facile averne ai primi chilometri! La Maratona non perdona, non si scherza! Puoi impiegare oltre 20 chilometri per rosicchiare qualche minuto che poi, puoi perdere in un paio di chilometri finali, corsi lentamente!!!

E allora? Godiamoci l’attimo e poi sarà quel che sarà!!!

Il tratto dell’Ostiense non è certo il piu’ suggestivo, anche se denso di ricordi, ma sono i primi chilometri ,  e scorrono bene, fluidi sotto le gambe!

Nel giro che ci porta al “Ponte della Scienza” dove il percorso è abbastanza nervoso, con saliscendi e cambi di direzione e con asfalto disastrato, appaiono i palloncini delle 3h30′ !!! Mettermi dietro sarebbe davvero fantastico! Sto bene, e seppur con difficoltà, in quanto sono tutti assiepati ai fianchi dei pacer e non lasciano spazio al passaggio … li passo!  Si rientra su via Ostiense e ce li ho alle spalle!!!

Si passa davanti alla “mia” Armellini che riaffiora alla mente i miei trascorsi scolastici, ammiro le tende Orange che ora abbelliscono le finestre e immagino di vedere la bacheca dei trofei, nei quali forse ci sono ancora coppe vinte sia singolarmente che di squadra! Dopo aver respirato queste belle sensazioni imbocchiamo viale Marconi e ci rechiamo verso l’ottavo chilometro!

Qua incontro qualche Orange che forse sta chiedendo troppo alle sue possibilità, la cosa strana è che lo penso di molti che incrocio, ma non lo penso mai di me stesso, eppure io sto andando piu’ forte di loro!

Mi assesto su 4’40″/km, che danno una proiezioni fantascientifica per le mie attuali possibilità, ma voglio farmi questo regalo e … mi adeguo al passo!

Incontro un gruppo di sostenitori, persone che alleno e che per vari motivi oggi non possono correre questa gara speciale. Io corro anche per loro, mi identifico nella loro voglia di esserci e provo a dare qualcosa di più!

il mio respiro è per voi dell'AMIP
il mio respiro è per voi dell’AMIP

Io corro per me stesso, corro per gli amici dell’AMIP (Associazione Malati di Ipertensione Polmonare), corro per Giorgia Onorati e per Emanuele Cicozzi, due Angeli che tengo sempre nel mio cuore, ma corro anche per tutti coloro che sono ai box, che stanno risolvendo problemi fisici e che torneranno a portare il loro sorriso oltre il traguardo!

Lo dico sempre, meritiamoci di correre!!!

Incontro uno dei “miei” e lo redarguisco pesantemente, sta forzando troppo! Lui dice di stare bene e mi domando, chi sono io per impedirgli di inseguire un sogno? Cosi passo e non infierisco sul “rimprovero” !!!

Ecco che come un incubo ricompare il “verde” della gara di Rieti, quello che ha un supporter in bicicletta (dovrebbe essere vietato!) che gli passa liquidi, solidi e … additivi! Lo riconosco dallo stile di corsa acchiappa farfalle!! Odiosi! Mi vede e si attacca, come è successo a Rieti, il suo amico in bici ha un fischietto e ingaggia un noiosissimo incitamento … con enfisema polmonare annesso! Gli auguro di ingoiarlo il fischietto!! Per evitare questa litania accelero e li stacco!

Stiamo tornando verso Piramide, e bande musicali allietano il passaggio.

Si prende il Lungo Tevere e qua si entra nella Curva più focosa della gara, un tifo da Stadio, riconosco qualcuno ma non tutti, sicuramente tutti riconoscono me, mi incitano e alimentano il già carico di adrenalina che scorre nel mio corpo! Sto a “pallettoni” e rimbalzo ancora più deciso sull’asfalto! Il ritmo torna a 4’30” /Km sospinto dall’incitamento anche di sconosciuti!  Quest’anno Roma, finalmente, si è un po’ adeguata alle maratone internazionali dove non sei mai solo, e un mare di folla ti sospinge per tutta la gara!

Ho bevuto acqua al ristoro dei 10 km, ed ora, a quello dei 15 km faccio un bel pieno, assumendo anche sali, per scongiurare crampi nel finale! Rallento ai tavoli e …ecco che tornano l’acchiappafarfalle e il ciclista fischiettante!!! Nooooooooooooooo !!!

Loro non si fermano mai, e allora accelero!

La voglio correre solo questa Maratona! Sto ancora ampiamente “dentro”, ogni 5 km rubo minuti al mio “limite” delle 3h30′, che sarebbero correre “mediamente” a 5’/km. Il mediamente è d’obbligo, perchè si perde tempo alla partenza, si perde ai ristori, non è mai un passo medio, sicuramente è più veloce, ma un riferimento è necessario.

Oltre i gruppi sostenitori, ci sono tanti amici lungo il percorso armati di macchina fotografica, cellulari, teleobiettivi, e per ognuno di loro assumo una posa, dono un sorriso di ringraziamento!

Siamo al 20° chilometro dove incontro lo stesso speaker che ogni anno a qualsiasi velocità io passi lo sento ripetere sempre la stessa frase :”Adesso inizia il tratto più facile”!!! Ma de che!?!?!?

Per quel che mi riguarda sono 7′ sotto … che significherebbe chiudere in 3h23′, un bel numero! Un numero di livello, considerando tutto, una bella impresa … e allora daje andiamo a realizzare sto capolavoro!!!

Dopo il passaggio alla mezza penso, beh ora basta correre un’altra metà e ci siamo! Eh che ce vo’???

Percorriamo il chilometro del sorriso e … non capisco per quale motivo l’abbiano chiamato cosi? Mi aspettavo giocolieri, clown, trampolieri … e invece il deserto!!! A 600 mt del chilometro del sorriso sento qualcuno dietro che tossisce insistentemente! Anche io inizio a tossire, e sento il fiato che inizia a mancare! Bruttissima impressione … ad un certo punto sono totalmente senza respiro! Mi vengono subito alla mente i miei amici dell’AMIP che vivono costantemente questa situazione, dei veri Eroi rispetto a noi che zompettiamo e basta!

Sono in piena crisi, non mi era mai successa una cosa del genere!!! Non so se è una reazione allergica (non sono mai stato allergico) ma sto per perdere il controllo! Rallento e penso sia “finita”! Faccio qualche passo e vedo il ristoro!!! Benedetto! Bevo e la terribile sensazione di asfissia passa!!!

Come se nulla fosse riprendo la mia corsa e il mio ritmo … devo compiere un’impresa oggi!!!

Saluto e bacio ogni obiettivo fotografico e rispondo agli incitamenti, innumerevoli, sparsi lungo tutto il percorso. Qualcuno me lo sono perso, ma lo ringrazio lo stesso!!!

Grazie a tutti voi che avete dimostrato l’importanza di “servire”, di essere a servizio della causa, di essere utili e anche indispensabili!!!

Tanti saluti, tanti 5 battuti, il mio nome, richiamato e salutato con gioia, a volte anche ammirazione, è un’energia incredibile, più forte, certamente più gratificante di “zozzerie” che ho visto svuotate in terra, la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare!

Altro che doping, vuoi mettere un bel “Dajeeeeeee Forrest” quanto sia piu’ appagante!?!?!

 Si avvicina il tratto più difficile della gara. Dopo il Paolo Rosi c’è la salita che spezza il ritmo e non solo … davanti allo stadio un incitamento speciale “Ecco Forrest … il piu’ bello”!!!

Imbocco la salita e vedo il più grande di tutti, lo riconosco da lontano, inconfondibile la sua figura, lo vedo con piacere senza gessi nè fasce … mi fotografa, è uno scambio di stima reciproco, oggi proverò  a fare la mia piccola impresa anche per te!!!

Si passa Villa Glori e poi c’è il momento più triste della Maratona di Roma, il villaggio Olimpico! Certo nel 1960 forse sarà anche stato un posto meraviglioso, ma ora passarci è davvero poco divertente. Ho davanti la sagoma della nostra “modella” che corre bene, un buon passo anche se è partita prima e ho recuperato su di lei 5′ non riesco a prenderla. Sto rallentando??

Finalmente la affianco e la incito, dice che è in sofferenza, daje ormai ci siamo …andiamo a prenderci Roma!

Si torna sul Lungo Tevere e trovo un incitamento speciale, inaspettato. Due “giovanotti” che alleno, due veri gentiluomini, fino ad oggi integerrimi, quasi venissero agli allenamenti in giacca e cravatta, fare un tifo da Hooligans con tanto di cartellone con il mio incitamento di riconoscimento :”Dajeeeeeeeeeeeeee”!!! Per di piu’ su sfondo Orange!!!

Fantastici!!! Sono momenti di massimo orgoglio, la consapevolezza di fare un buon lavoro, non tanto dal punto di vista atletico che è piu’ o meno cosa che possono fare tutti, ma per i rapporti umani che si sono creati, di stima, condivisione, rispetto …ammirazione!!!

Grandissima gratificazione sentirli urlare, Dajeeeeeeee coach!!! Per me eccezionale motivo di vanto!!!

Cosi si riparte! Riprendiamo il ritmo e vediamo cosa ci riserva questo tratto!

Si passa sotto il ponte, si risale e si va per Piazza Navona. Qua incontro due compagni di squadra in chiara crisi, sono di pettorale “black”, quindi stanno in difficoltà, li incito, li invito a seguirmi e ci provano … ma non riescono per molto.

Il terreno inizia a bruciare sotto le scarpe che non sono piu’ cosi ben ammortizzate, ora si inizia a pagare e penso … ma come li farò 100 chilometri se ora sto cosi???

E allora ecco l’idea masochistica!!! Mi godo il saluto dell’amico “Guru” a Largo Argentina, il suo sound e poi …salutati tutti inizio a “distruggere” la mia gara!!!

Potrei riprendermi e chiudere “tranquillamente” nelle 3h23′ previste strada facendo … per dimostrare a tutti che ci sono, che non sono oltre le 3h30′, che si puo’ correre una Maratona senza adeguata preparazione, che i lunghi non allenano la mente, che la mente è fondamentale quando il corpo non ce la fa … e questo non solo nella corsa!!!

Potrei arrivare baldanzoso e fare una bella figura … ma io non devo dimostrare niente a nessuno, sono Forrest e quel che dovevo fare l’ho fatto a suo tempo!

E allora?

Allora adesso tiro il freno a mano, come se fossi in crisi e vediamo l’effetto che fa a correre sotto ritmo per 5 chilometri e spicci. Rallentare significa sentire le gambe pesanti, inchiodarsi ora significa peggiorare in  modo esponenziale la situazione, simulare un crollo puo’ essere peggio che viverlo realmente …ma anche questo è un allenamento per il Passatore! (forse l’unico che faro’)

Cosi via del Corso diventa interminabile, inizio a vivere tutti quegli atteggiamenti negativi che invito tutti di evitare, ma devi allenare la mia mente a sopportare certi strali che lacerano la volontà!

Saluto un altro obiettivo fotografico posto a Piazza del Popolo e faccio il biscotto … e inizio il tratto difficilissimo che porta a Piazza di Spagna vivendo il mio calvario “virtuale”.

Il passo e’ lento, le gambe soffrono e la mente combatte … saluto un altro frammento di gruppo che mi incita (solo dopo avermi riconosciuto) e … imbocco il tunnel lunghissimo …interminabile!

Siamo quasi all’epilogo ma io immagino che manchino ancora tanti chilometri … e la mia suggestione e’ cosi forte che riesco a vivere davvero quelle sensazioni di sofferenza!!!

Siamo in Via Nazionale e per quanto io voglia simulare i giochi sono fatti!

Reagisco sempre, non mi sono fermato, per me fermarsi e’ vietato e dovrebbe essere fonte di squalifica!!!

La discesa, ora ci siamo, sono io dalla parte di quelli che stanno per arrivare, e vedo chi ancora sta per imboccare via del Corso!

Uno sguardo all’orologio e vedo che in 5 chilometri ho bruciato i 7′ e oltre guadagnati nei 37 chilometri precedenti! Ma l’ho voluto io, è questa la vera impresa: reagire !!!

Sto a 3h30’25” … ce la faccio a chiudere dentro 3h30′?? Manca troppo, dovrei fare un allungo esagerato .. 200 mt sotto i 35″ dopo una Maratona!?!?! Ma si … dajeeeeeeeee, allungo come un pazzo, mi guardano tutti attonici, saluto tutti e taglio il traguardo … al mio orologio sono 3h31’00” … ma poi TDS mi da un incredibile 3h30’59” … a volte la volontà …

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