La preparazione di una Maratona finisce all’arrivo

Premessa

Nessuna gara è uguale all’altra e tanto meno una Maratona!

Non si puo’ dare mai niente per scontato e il risultato dipende da tante, troppe variabili che possono in qualsiasi momento invalidare anche la migliore preparazione.

Fanno sorridere coloro che sono certi dell’equazione tanti chilometri uguale successo!!!

Per correre tanti chilometri è indispensabile andare piano e per correre piano non servono tanti chilometri…

Anche per correre serve intelligenza e intelligenza è saper reagire davanti all’inaspettato con la soluzione migliore possibile!

Molto utile puo’ essere l’esperienza che ti porta a raggiungere immediatamente la migliore soluzione tra le plausibili. Ecco perchè risulta molto importante seguire i consigli di un esperto e soprattutto avere fiducia dei consigli.

L’ho detto più volte e lo ribadisco, non c’è nessuno meglio di un exTop ora Tapascione per consigliare la strategia da intraprendere in una gara e soprattutto la soluzione da adottare a fronte di una crisi.

Bisogna saper ascoltare il proprio corpo, capire se stiamo male veramente o se e’ solo un capriccio e soprattutto capire se vale la pena “sprecare” quanto fatto per un capriccio o se è il caso di reagire.

La corsa e soprattutto la Maratona è metafora della Vita, si fanno delle scelte e si gioisce delle conseguenze positive e si pagano gli errori, sempre!!!

Nessuno ti regala niente, tutti ti possono aiutare ma solo tu puoi decidere se trasformare la competizione con te stesso in fallimento, successo o… trionfo!

Una cosa e’ certa, in giusta misura, senza esagerare, gareggiare aiuta a gareggiare, si prende il Ritmo, si fa esperienza, e aumentano le casistiche di variabilità da saper affrontare ed infine si acquisisce maggiore fiducia nei propri mezzi, ovviamente “osando” , mettendosi in gioco.

Sarò anche integralista estremista, ma io ho profondo rispetto per le regole che ormai sono state ampiamente sdoganate e hanno deroghe non scritte ma che le cattive abitudini hanno resto normali.

Riassumo qualche divieto che andrebbe assolutamente rivalutato in gara:

  • Non si cammina (se non per bere al ristoro)
  • Non si assumono integratori/carboidrati/medicinali
  • Non si ascolta musica
  • Non si corre assistiti (i treni solo in allenamento)

Gia’ solo con queste 4 privazioni, pensa squalifica, sono certo che alle gare attuali arriverebbe massimo il 10% dei partenti all’arrivo… quello che mi piacerebbe molto è che in quel 10% ci fossero tutti i miei atleti!

La Preparazione

Negli ultimi 10 anni ho sempre corso Maratone (ma anche la 100km!!!) senza preparazione, ovviamente senza ottenere tempi di rilievo, ma sono la prova vivente che per andare piano non serve allenarsi!

Per chi invece vuole sfidarsi e provare ad ottenere una prestazione in Maratona deve assolutamente prepararsi ma senza estremizzare i lunghi, lavorando sul corpo ma soprattutto sulla mente.

Una buona tabella di riferimento e magari qualche compagno di allenamento sono l’indispensabile per preparare il corpo. Per preparare la mente servono esercizi specifici, allenamenti preposti piu’ a vincere le difficolta’ che la fatica. Anche perche’ la fatica è la minore delle difficolta’ che si possono incontare!

La preparazione non deve essere ossessiva. Si deve arrivare all’evento carichi e non finiti!!!

Dobbiamo stare sul nastro di partenza con le energie al massimo, pronti a dare tutto cio’ che abbiamo e anche qualcosa di più…

Finito l’ultimo allenamento prima della gara inizia la vera preparazione, quella mentale! Iniziano le variabili più importanti da gestire che non si possono allenare in strada o in pista!

Bisogna avere la mente libera e non pensare sempre all’evento! Leggerezza, distrazione, totale disinteresse…

Bisogna alimentarsi in modo adeguato, senza caricare il fegato di alimenti proteici o peggio ancora grassi… E la mattina assumere il giusto apporto di calorie per affrontare la sfida!

Ma soprattutto in gare bere e mangiare ad ogni ristoro la quantita’ giusta di alimenti per stare in equilibrio psicofisico

Dormire bene la notte prima della gara è fondamentale!

E poi solo quando la gara è partita mostrare la giusta cattiveria per affrontare ogni metro, ogni difficolta’ (climatica, altimetrica…), ogni imprevisto!!!

In modo veloce dobbiamo risolvere ogni dilemma, ogni situazione nuova, non prevista, fare una scelta volta sempre a conservare il ritmo costi quel che costi!

Gareggiare non è solo spostare un corpo in modo casuale dalla partenza all’arrivo e stile di corsa, è strategia, è tattica… divertimento!

Tutto questo dominato dalla consapevolezza delle proprie “reali/correnti possibilità”!!!

Imparare a consocersi, a sapere quanto valiamo in questo istante è fondamentale!

E poi se stiamo bene, perche’ no?? Osare!!!

Anche questo e’ preparare una gara, specialmente una Maratona, valutare tutti gli aspetti e non solo macinare chilometri!!!

Fare domande, essere curiosi, appuntare i tempi di allenamento e di gara sono le componenti fondamentali per crescere… anche questo è preparare una gara!

Questo mi sento di dire a posteriori della Maratona di Roma che per la prima volta, dopo 12 anni (della mia seconda vita da Runner) non ho corso, perchè a volte si puo’ anche rinunciare ad una gara, specialmente cosi impegnativa come una Maratona, e anche questo lo ritengo un processo di maturazione.

Non è obbligatorio partecipare, è importante partecipare bene e puntare in modo diretto alcuni obiettivi, passando anche per risultati intermedi e soprattutto attraverso rinunce.

La preghiera del Maratoneta

La mia preghiera alla chiesa degli Artisti

La preghiera dei fedeli

Per gli allenatori, gli accompagnatori e i familiari degli atleti, perche’ mettano i loro talenti e la loro esperienza a servizio dello sviluppo integrale delle persone a loro affidate. Che il tuo esempio, Signore, li aiuti a suscitare nell’atleta il meglio di sè stesso , sicuri che un giorno troveranno la ricompensa per il loro impegno. Noi ti preghiamo. Ascoltaci Signore

La preghiera del Maratoneta

Grazie, Signore, perché mi fai correre e non mi lasci solo al km 35 della grande maratona della mia vita.

Grazie, Signore, per la bellezza della corsa da solo nei boschi e tra la gente, con il freddo e il Caldo, la pioggia e il vento.

Grazie, Signore, perché mi sei accanto nei momenti di stanchezza quando il sudore annebbia lo sguardo, la fatica mi fa piegare le gambe e mi vorrei fermare. Ma vado avanti con te. Questo mio correre fatto con umiltà e passione è una preghiera di lode a te che ripeto anche negli ultimi, interminabili, 195 metri della maratona della mia vita. E ti ringrazio, Signore, per gli amici con cui condivido la gioia di correre spalla a spalla. Signore, facendomi il segno della croce, inizio a correre sicuro che il tuo sorriso accompagnerà le mie falcate.”

Le emozioni dei partecipanti

Massimo (ViceVice)

Avevo una grande voglia di ritrovare un po’ di normalità.
A dicembre ho deciso di scalare la vetta ed eccomi alla partenze della Maratona Roma.
Non è stato facile arrivarci e, nonostante portassi con me un bel bagaglio di esperienze, oggi mi aspettava un test difficile “ la Regina” delle gare.
Non nascondo che ero molto emozionato nei giorni precedenti e domenica, al risveglio, mi ripetevo nella testa di stare molto calmo… in fondo è una corsa e io corro per stare bene e divertirmi.
Mi vedo all’alba con Gianluca insieme ci dirigiamo verso il Colosseo.
Inaspettatamente riusciamo ad essere puntuali al deposito e mammamia che caos all’ingresso, un fiume di gente a passo di lumaca.
Tutto è pronto, le griglie ci dividono, io (Verdi) sono dietro i Top runner.
Vedo strani palloncini intorno a me… 3.30, 3.40, 3.20 ma riconosco i volti di qualche Pacer, sono gli esattori delle coscienze😂questi li lascio stare, meglio.
Si parte… pole!
Mi aspetto tante emozioni che arrivano quasi subito; sto correndo la 42 del 2020 con qualche anno in più e qualche acciacco.
In effetti mi rendo conto che la velocità è un tantino esagerata, mi metto ad una andatura più comoda, i consigli del Coach riecheggiano nella mia testa.
Mi rendo conto, fin da subito, che il percorso è cambiato; tanti rettilinei, poche deviazioni e sopratutto un fondo stradale eccellente ( erano anni che si attendeva).
Nonostante un po’ di affanno iniziale e quelle fastidiose apnee riesco a trovare un’andatura confortevole, non voglio esagerare, non posso sbagliare.
Arrivo ai 10 km un po’ troppo veloce, cerco di proiettarmi verso la mezza ma devo regolarmi. Arrivati nella zona del Vaticano la febbre sale, il pubblico affolla i marciapiedi, cerco di non pensare troppo alla prestazione e mi guardo intorno per distrarmi.
Mi avvio verso il Foro Italico, la confusione cala, mi concentro di nuovo e sento che le gambe vanno, del resto conosco bene quella zona e questo mi esalta.
Al 30 km sono discretamente costante, continuo a pensare che il peggio è passato; seguo i consigli di Marco, sfrutto le aree ristoro per raffreddare le gambe, il caldo comincia a farsi sentire, bevo pochissima acqua, come in tutti i ristori lungo il percorso.
Corro di 5 km in 5 km, uso ogni spugnaggio, ogni ristoro per rinfrescarmi.
Ai 34 km sono appena passate le 3 ore… penso di potercela fare in fondo ne mancano solo 8, forse un 3h45’ ( la previsione del Coach); a questo punto comincia la parte più difficile, devo rifare i conti e ricordarmi dell’ultimo periodo quando ero fermo ai box, ripeto nella mia testa che sono in gioco e provo le ultime carte.

Al diavolo tutto devo finire questa gara con dignità e gioia, riprendo a correre con un occhio sempre al crono vedo l’arrivo, si sente lo speaker che saluta, attraverso piazza Venezia vuota e assolata, il pubblico è assiepato sui marciapiedi è fatta!

i tre lunghi
I compagni di lunghi

Qualcuno mi chiama, non riesco a vederlo e non so chi sia, ti ringrazio per il tuo incitamento. Taglio il traguardo, sembrava impossibile eppure porto a casa un buon risultato, sono strafelice; anche questa volta Roma non mi ha deluso, bellissima gara, tanti amici, organizzazione all’altezza e il sole a scaldarci. Grazie Roma!

Giorgia (Candy Candy)

Giorgia all’arrivo incitata dalla famiglia!

Ragazzi grazie Mille a tutti!!

Ros e Cristina scatenate (che erano un po’ ovunque e non capisco come 🤔😅), Elisa (bellissima davvero, l’ho vista), la mia bella Sacchettona e la grintosa Elisabetta che mi ha tirato una sberla sulla chiappa che mi ha risvegliato al 34ºkm (ho pure urlato!), Paola mi pare dall’altro lato della strada e gli Scamarci bros entrambi dotati di telefonino per video e foto.

Spero di non essermi persa nessuno. Io personalmente sono morta e dolorante in ogni dove.

Nominate un punto del corpo. Mi fa male! Il tempo non lo so bene. Purtroppo ho cliccato su start con qualche centinaio di metri di ritardo.

Non so come sia stato possibile. Attendo Endu.

Buona domenica a tutti! Grandissimi!! 💪🏻😘

CarlA

Eccomi a ringraziarvi per il vostro tifo!!!

Ho sentito tutte e tutti e mi avete scaldato il cuore. GRAZIE
Permettete un ringraziamento speciale ad ALESSIO che mi sopporta da 25 anni, che mi ha insegnato a sciare e a farmi venire la curiosità di provare l’atletica.

Carla e Alessio….

Oggi si è fatto con me (al mio ritmo) il pezzo più difficile e mi ha aiutato a ritardare di molto la crisi (che poi è arrivata).

Grazie! Sentivo daje Carla per ogni dove. 😘😘😘

CarlaMax
Finalmente la medaglia!

Peppe e Mica

Mica
Peppe

Le emozioni di chi ha sostenuto i maratoneti

Elisa Ros e Cri

La mia prima Maratona (da fan)

Quest’anno per la prima volta mi sento più partecipe di quella grande festa che è la Maratona di Roma: non perché abbia deciso di correrla (chissà se lo farò mai!) ma grazie agli amici del ForresTeam, questa bella famiglia sportiva da cui da qualche mese mi sento accolta.

Desidero anche io dare il mio piccolo contributo, gridare il mio “daje forte”, far sentire che ci sono. Intorno alle 10:15 sono a piazza Cavour: la mia naturale timidezza mi impedisce di incitare gli atleti che non conosco (anche se vorrei farlo con tutto il cuore) e così inizialmente mi limito a guardarli sorridendo, sperando di vedere qualcuno dei “nostri”. Ed ecco che arriva MaxX: “Daje Massimo!”, qui ci sta proprio! Lui mi sente e mi saluta, con il suo solito modo elegante: è bello vedere che posso strappare un sorriso dietro la fatica.

CriRos
Le Majorettes

Raggiungo Ros e Cristina poco più in là: non è difficile trovarle, sono scatenate peggio delle majorette! Con loro è subito festa: cerchiamo di dare la carica a tutti, di farli addirittura ballare, ma è quando passano Peppe e Candy Candy che diamo il massimo (ovviamente Ros è la più scatenata): passano contenti e sorridenti, dai che siete forti!

Ci spostiamo a Via Cola di Rienzo, in tempo per vedere nuovamente Candy Candy, che probabilmente si sente inseguita da questo branco di pazze.

Decidiamo di spostarci verso Via di Ripetta, oltre il 35° km, in modo da riuscire a vedere nuovamente tutti. Arriviamo al nostro punto di osservazione quando stanno passando quelli che chiuderanno la Maratona in 3 ore: ci sarà da aspettare un po’ per i nostri amici, ma nel frattempo non facciamo mancare le nostre urla a tutti gli altri.

Passano 40-45 minuti e ormai Carla dovrebbe arrivare… mi sorprendo a guardare ansiosa l’orologio, a preoccuparmi per lei e per gli altri: speriamo che stiano bene, che non siano andati in crisi. Ed ecco Carla! Sembra in trance, concentratissima: daje Carla! Poi è il turno di ViceVice, affaticato ma costante.

TreFans
Gruppo di tifose scatenate!

Cristina e Ros devono andare, io rimango ancora un po’: ormai la timidezza ha lasciato il posto solo ad una grande voglia di partecipazione e continuo ad incitare tutti, soprattutto gli Orange: alcuni sono troppo stanchi per alzare lo sguardo ma altri, la maggior parte, mi regalano un sorriso, un cenno di saluto, un “grazie” e non so più se sono io a dare la carica a loro o loro a me.

Passano anche MaxX, Gianluca (mi sa che vestita in borghese ha faticato un attimo a riconoscermi, penso che avrei fatto meglio a mettere una maglietta del ForresTeam!) e poi Peppe: purtroppo cammina, ma è sempre tenace e sorridente.

Chissà come mi dev’essere sfuggita Candy Candy: peccato! E’ venuto il momento di tornare a casa: mi porto nel cuore tanta gratitudine per questi atleti, per il loro esempio sportivo e umano.

Eli e Zachi

DueFans
Altro gruppo Fan scatenate

Questo appuntamento mi ha vista, per la prima volta, nei panni di una volontaria della Maratona di Roma; non sapevo bene cosa aspettarmi, ma il fermento che si vedeva in giro mi ha caricata di energia positiva. Con Betta eravamo destinate al km 34 e sapevamo che l’attesa sarebbe stata piuttosto lunga e noiosa…
Non nascondo l’emozione di trovarmi davanti al passaggio dei TOP… li ho guardati, li ho ascoltati e mi sembravano galleggiare sull’asfalto romano; ma io non ero li per loro (che, per carità, sono stati bellissimi da vedere), io ero li per i miei compagni di allenamento; ero in attesa di vedermeli passare uno ad uno, con l’intenzione di dargli una spinta di coraggio ad un kilometro che li avrebbe visti arrivare provati fisicamente e mentalmente.
Cosi, come da copione, eccoli arrivare un pò per volta ed eccomi urlare ancora piu forte di quanto avevo fatto fino a quel momento; mi è piaciuto tantissimo correre per 50mt con ognuno di loro, dirgli di non mollare, dargli un pò di “ossigeno” con parole positive e per me è stata davvero una bellissima sensazione.
La Maratona non è mai stata un mio obiettivo, ma onestamente quello che ho provato domenica è stata un’emozione forte… ho immaginato come dovessero sentirsi e quanto si sarebbero commossi all’arrivo… e mi è venuta voglia di provarla almeno una volta nella vita.
Coach, ti devo riconoscere anche un altro merito, secondo me bellissimo oltre che importante: crei legami, amicizie, voglia di gioire per un compagno o di sostenerlo nel momento di difficoltà.

Grazie!!

E poi c’è Milla che ha fatto il P.B. alla mezza di Torino!

Millaturin
Camilla a Torino a correre la mezzaMaratona!

E poi ci sono le staffettiste

Alessia e Adele

Ade
Adele
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