Lo scorso anno iniziai cosi l’articolo del secondo giorno di gare. Il primo giorno era un esordio in tutti i sensi, come società, per molti degli Atleti… questa volta abbiamo una piccola esperienza, almeno dal punto di vista burocratico e regolamentare.
Siamo ufficialmente iscritti, e quindi tutto quello che faremo sarà registrato negli annali della FIDAL.
Abbiamo iniziato un bellissimo percorso e con le Donne siamo in piena bagarre agonistica lottando punto a punto contro colossi (apparentemente) inarrivabili. Gli Uomini sono meno competitivi ma non per questo mollano la presa.
Tutti convinti di fare bene, di offrire il meglio a servizio della squadra.
Seconda Giornata di Gare
E’ domenica!
Le condizioni climatiche, oggi, sono ideali per una competizione di Atletica Leggera. Si corre, si lancia e si salta a primavera inoltrata, quindi il caldo è un alleato che proteggi i muscoli e li tempra al meglio per sprigionare energia durante le gare.
Noi del TalenTeam siamo i primi ad arrivare, lo speaker annuncia “salto in lungo uomini” in call room, mi sfugge il dettaglio “assoluti” e vado in ansia… scrivo al Vice, ma lui è nei pressi e mi fa notare la parola sfuggita: assoluti.
Appena arrivo, oltre a pensare subito alle staffette 4x400mt Uomini e Donne, devo fare un pò di cambiamenti tipo gioco del 15 causa defezione di Davide Ferrari. Sostituire, spostare, aggiustare… Ma tutto si sistema…
Lo scenario prevede gli ostacoli disposti, quindi oggi si inizia con i 200mt hs.
“Sarebbe” la mia gara, e guardo gli ostacoli con malinconia, ma lo 0 dello scorso anno pesa ancora forte sul mio cuore, quindi largo ai giovani!
Oggi è la giornata della “conferma”, abbiamo Osato, ora dobbiamo Tenere e portare a casa “almeno” 13 discipline, onorandole con una prestazione capace di portare punti alla squadra.
Dajeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Ostacoli 200mt
La prima gara di giornata, considerando che abbiamo disertato il martello sia Donne che Uomini, sono i 200mt hs.
La nostra squadra propone una specialsta, Azzurra, già Campionessa Italiana nei 400mt hs e un “novello” che ha trovato la sua Damasco tra un ostacolo e l’altro, Simone D’Amelio Bonelli, al quale ho passato la mia eredità, cosi come si passano gli ostacoli.
Sono 200mt , 10 ostacoli, l’altezza, per tutti, Donne e Uomini, per i Master, sono 76,2 cm.
La distanza che c’è tra un ostacolo e l’altro, sono 18,29 mt.
E’ una delle discipline tecniche a rischio. Ovvero si possono anche fare 0 punti, e io ne so qualcosa!!!
Quindi la concentrazione deve essere massimale.
Cerco di essere vicino ai miei Atleti, perchè anche se Azzura è esperta, questo non significa che non apprezzi la vicinanza del coach, mentre Simone è un misto tra esaltazione e insicurezza… e va catechizzato fino all’ultimo secondo.
Parte prima Simone, è in prima serie, la serie dei migliori. Compete non solo con atleti veloci ma anche esperti della disciplina. Ma lui sa che non deve vincere, deve fare un tempo “dignitoso” capace di portare punti.
La tecnica è migliorabile, ma la gara tutto sommato va molto bene, per essere una primissima esperienza. Tanto novello che fino a qualche minuto prima della partenza non aveva ancora capito che gli ostacoli da passare fossero 10, dato che si era allenato con 3 alla Farnesina…
Dopo aver fatto un pò da chioccia a Simone è il tuorno di Azzurra
Il primo ostacolo è quello che determina l’andamento della gara, ti da il Ritmo, la sicurezza, la stabilità, la consapevolezza… oppure ti mette dentro un vortice di sensazioni di paura, disagio.
Ecco il primo ostacolo non va benissimo, Azzurra ci cade sopra, tanto che ha anche un contraccolpo muscolare causa incasso. Ma da una situazione di “sconfitta” Azzurra ne esce vincitrice per prima cosa perchè non perde il Ritmo e riesce a passare tutti gli ostacoli successivi, poi , applicando la tecnica non cade, ma rimane stabile per via dell’appoggio corretto della prima gamba, nonostante l’imperfezione del passaggio.
Chi la precede non ha la stessa abilità a “tenere” senza cadere e finisce sulla pista. Azzurra tiene, non fa il miglior tempo, ma porta a casa il risultato e un’esperienza in più.
Gli ostacoli necessitano la massima concentrazione, basta un niente e “puff”… si va a terra e ci si può fare male.
Bravissima Azzurra.
Nella gara 200mt ostacoli c’era anche un mio splendido Atleta: GajarDoc, che gareggiava con la sua società Podistica Solidarietà che quest’anno ha schierato sia la squadra maschile che la femminile ai Campionati.
Grande prestazione del dottor Andrea Ascoli Marchetti seppur non trova il Personal Best, e si affaccia prepotente ai prossimi Campionati Individuali!!
“Mai avrei immaginato a 47 anni di iniziare a “pistare”. Tantomeno nei 200hs, di cui nulla sapevo fino ad una settimana prima dalla gara. Anzi, fino a pochi minuti prima della gara, visto che solo in macchina con Elisa verso Colleferro realizzo che saranno ben 10 gli ostacoli da saltare. Ma probabilmente è stata questa la formula giusta per lanciare il cuore oltre l’ostacolo (letteralmente). Finisco nella prima serie, dove il nostro coach (a cui “rubo” la specialità) avrebbe avuto la giusta collocazione. Io meno, molto meno. Il signore alla mia sinistra, in corsia 3, si presenta. “Piacere, Lumaca”. Dentro di me penso “Dai, magari è un tipico caso di Nomen Omen”. Manco per niente, è più simile a Turbo, del famoso film di animazione. Alla mia destra, in corsia 5, si presenta un altro signore, Antonio D’Errico, che lamenta un piccolo infortunio avuto nell’ultima settimana. Poi si lascia scappare che è un decatleta, record vari nazionali. Gli dico “Beh dai, grazie in anticipo per la masterclass gratuita allora”. In corsia esterna c’è invece un altro alieno, tale Andrea Orlandi, che finirà secondo per 60 centesimi. Mi guardano tutti con un misto di sostegno e compassione, ma capisco che già solo essere l’unico senza chiodate mi mette nella cartellina “Tapascione” del loro cervello. Comunque sia, mi metto ai blocchi “perchè non è necessario ma dignitoso” (cit. Coach) e penso a fare il mio. Allo start ho il tempo di reazione degno del cognome del mio vicino di corsia, ma arrivo dignitosamente al primo salto. Poi entro in una bolla dove penso solo ad arrivare in fondo. Salterò scomposto, a volte a passetti, gli altri ostacoli. Arrivato sul drittone sono praticamente senza fiato, sfioro un ostacolo che il mio vicino, signor Lumaca, tira giù. Mi fomento pensando di riuscire a prenderlo ma il signor Lumaca abbiamo detto che tanto Lumaca non è e si riprende arrivandomi davanti (di poco, in verità). Chiudo sfinito, porto pochi punti a beneficio della squadra, ma almeno mi sono fatto un’idea di come funziona. E, al netto del risultato, mi sono anche divertito. E ora mi toccheranno le urla del coach, per migliorare e riprovarci.
Velocità 200mt Maschile
E’ il momento di un esordio assoluto alle gare di Atletica Leggera: Arturo Antonello Colaierà, per tutti Arturello
Ieri, con spirito di sacrificio e abnegazione è stato tutto il giorno sugli spalti a respirare l’aria dell’Atletica, oggi sarà protagonista con un doppio impegno : i 200mt piani e il getto del peso!
Nel suo caso, sarà comunque un Personal Best, ma siamo ai CDS, quindi contano la prestazione e i punti per la squadra.
E’ da questa mattina che cerco di motivarlo, la frase più ricorrente è:” devi andare sotto i 40″ !!!
Oggi sarà una prima volta in tutti i sensi per Arturello, che ha ancora la pagina FIDAL bianca. Correrà con le chiodate, che gli ho personalmente preparato.
Tutto è pronto, e dopo una falsa partenza, che per fortuna non è causa sua, corre come non ha mai corso prima fino al traguardo… o quasi, perchè non ha perso la cattiva abitudine di fermarsi qualche metro prima… ma le mie urla lo hanno spinto oltre il fotofinish!
Grande ed inaspettata prova Arturello, una bella corsa rotonda in spinta!!!
Quest’anno ha dimostrato una grande forza di volontà e tanta determinazione.
Ha voluto correre la Maratona di Roma, e oggi vuole correre i 200mt!
Ieri ha corso la 4x100mt, dopo correrà la 4x400mt, quindi andrà a vivere al meglio lo spirito di squadra portando il suo contributo nelle 2 giornate.
Di chi stiamo parlando? Ma di Cristina Zillio, per tutti Cri!
Eclettica? Certamente! Distratta? Sempre!
La sua naturale incoscienza la porta a buttarsi a capofitto nel gotha della velocità femminile regionale e non sfigura affato!
Corre con la solita “gentilezza” che la porta ad accarezzare il tartan invece di colpirlo forte per rimbalzare, ma porta a casa tutte e 3 le gare, sia di staffetta che singolare e fa un figurone ovunque!
E come succede ai saltatori: nessuna foto e tanto meno video!
Oggi ha un pericoloso risentimento al flessore che ne limita la rincorsa che è fondamentale per i salti!
Il suo senso di appartenenza lo ha portato non solo fino a Colleferro, in quanto è un “autista aggiunto” della squadra ma anche a gareggiare, quando, normalmente, nelle sue condizioni, si sta sul divano con la gamba stesa e il ghiaccio ristoratore.
il Vice riesce a fare solo due salti causa il dolore, e piazza una buona prestazione al secondo salto.
Siamo al getto del peso e schieriamo ben 2 Atleti, un esperto, il Duca, reduce dai Regionali e Nazionali dello scorso anno e Arturello, che anche in questo caso è alla sua prima esperienza nel getto.
Abbiamo fatto pochissime prove in allenamento, siamo fiduciosi del talento del Duca, che ormai è una sicurezza.
Arturello fa del suo meglio, e si difende bene, ma il nostro decano piazza il peso più in là la misura all’ultimo tentativo e prende i punti per la squadra.
Le gare si susseguono, e si cerca di verificare che tutti vadano nel giusto orario alla call room, che tutto proceda regolarmente.
Siamo alla volta dei due “specialisti”, ovvero forse gli unici tra tutti che stanno correndo la gara che è nelle loro “corde”, almeno secondo l’attuale condizione.
Siamo agli 800mt, e scendono in campo Stefano Narsete per tutti Stefanino, e Laura Sacchettoni, ovvero Zachi.
Al ForresTeam, cosi come avviene a Roma da secoli, ognuno ha un soprannome, un modo “affettuoso” per rendere il clima più amichevole, più condivisibile!
Stefano corre nella seconda serie, molto molto sfidante. La prima risulta proibitiva, con gente che supera di poco i 2’… ma la seconda, seppur molto molto impegnativa, potrebbe essere buona per correre al meglio.
Nella gara del doppio giro sono importanti i riferimenti, è un vantaggio avere un treno veloce, non troppo veloce, ma al giusto Ritmo, e soprattutto che non si riveli un tappo.
Sono importanti le distanze, se si correre soli, davanti o dietro cambia poco, da soli non si fa il tempo, e ai CDS il tempo conta, perchè corrisponde a punti!
Stefano passa veloce il primo giro, è al treno di una vecchia conoscenza della Sbarra, un grandissimo Atleta che inizia ad avere qualche anno, ma che combatte sempre come un leone.
Stefano lo passa, l’altro non molla, siamo ai 150mt, Stefano tiene, non si volta e questo è un vantaggio.
Siamo al rettilineo finale e Stefano quasi raggiunge l’alteta che aveva davanti, molto avanti al primo giro.
Grande prestazione, nonostante un periodo non facile. Bravissimo
Ecco come Stefano ci racconta le sue emozioni:
Come tutti gli anni aderiamo ai CdS Master con tanto entusiasmo perché sono gare di squadra. Sentiamo un forte legame a questa maglia infatti molti di noi partecipano a discipline mai fatte prima e riuscendo ad ottenere dei buoni e inaspettati risultati. Il clima che si prova appena arrivati allo stadio è quello di amicizia e unione. Io avevo gli 800 e la 4×400. Sono arrivato a questi campionati non tanto motivato perché quest’ anno la mia forma fisica è stata molto carente quindi non avevo tanta aspettative. Mi inseriscono nella seconda serie abbastanza veloce ma questo non mi spaventa.
Partiamo e vedo che gli altri hanno un passo molto più veloce del mio e resto subito ultimo ma riesco ad aganciarmi ad uno della Sbarra che io conosco e sò che è stato un atleta forte e per me è un piacere riuscire a restare attaccato a lui. Passiamo al primo giro e vedo l’orologio posizionato sulla pista che segna il mio passaggio a 1’22”. Intanto capisco che il mio treno stava faticando un po’ mentre io stavo bene quindi decido di superarlo dopo la curva e in quel momento sento le urla di Marco che davano conferma a quello che avevo pensato di fare. Così sul rettilineo lo supero e aumento la velocità per non essere superato nuovamente. Il mio obiettivo diventa l’altro atleta che era davanti a me anche se la distanza era più o meno di 5 metri. Al rettilineo finale spingo al massimo e arrivo solo ad un secondo da lui. Ero contentissimo perché non ho mai mollato e ho avuto la sensazione di stare sempre sul pezzo e riuscire a fare anche una piccola strategia. Alla fine ho scoperto di aver fatto il miglior tempo di quelli della terza serie quindi anche questa per me è stata una piacevole soddisfazione. Dopo ho fatto parte della 4×400 insieme a Marco, Corrado e Walter. A me la staffetta mi emoziona molto, mi trasmette proprio lo spirito di squadra. Volevo ringraziare tutti i ragazzi del Forresteam e un ringraziamento speciale a Marco che ha organizzato tutto. Infine volevo condividere questa mia giornata dei CdS con il mio grande amico Max che il giorno prima mi ha dato degli ottimi consigli che mi sono stati essenziali per riuscire a fare una buona prestazione.
Partono gli 800mt Donne, per Zachi c’è la prima serie, io, conoscendola le ho dato un obiettivo, non impossibile ma per ottenerlo serve la giusta calma, nessuna ansia e nessuna agitazione pre-gara.
Laura di solito soffre l’ansia da prestazione, ma “certi allenamenti” aumentano la consapevolezza, e la consapevolezza è fondamentale per rimanere calmi.
Un valore aggiunto è di avere una grande amica nella serie, The SportBomb, un’amica che rappresenta un tempo, quello che io credo che lei possa fare.
Un’ottimo treno da poter gestire. Il primo giro va veloce, la “giusta velocità”, l’800mt è cosi, si parte forte, si gestisce la prima parte del secondo giro e poi si tirano fuori forse sconociute per arrivare “in volata” alla fine.
Le due amiche sono appaiate dopo ultima curva. Laura resta interna! Errore!
Nelle gare in volata si sta sempre dietro prima dell’ultima curva e si esce esterni sul rettilineo. A quel punto chi è più veloce, vince!
Se resti interna sei soggetta a blocchi, non puoi passare.
Ma non era questa gara da medaglia, ma gara a punti! Quindi per paradosso sbagliando… è andata bene, forse meglio? Contava fare il tempo, perchè prestazione corrisponde a punteggio.
In un momento emotivamente un pò difficile non volevo gareggiare, ma non sapevo invece di averne assolutamente bisogno (e di questo ringrazio tantissimo il coach e la nostra chiacchierata).
Avevo l’obiettivo di stare sotto i 3 minuti e sapevo di correre con atlete forti, ma sapevo anche che non mi sarei fatta condizionare, nè tirare. Mi sono scaldata tanto, ho fatto moltissimi allunghi e mi sono presa a schiaffoni cosce e glutei (imitando quelle forti eheheh) e devo dire che funziona!
Alla partenza ero molto serena, non avevo ansia e la decisione di lasciare l’orologio spento è stata saggia; dovevo correre e basta, cercare di farlo bene senza il condizionamento dei tempi (sono certa che l’allenamento 5×300 di venerdì sia stato illuminante per la mia sicurezza, mi sono ritrovata ad avere una velocità quasi naturale che mi ha fatto capire cosa sono in grado di fare).
Ho preso come riferimento la mia amica della Scavo Elisa (che è più veloce di me) ma con grandissima soddisfazione mi sono ritrovata a starle attaccata al collo senza morire, per tutta la gara.
Un errore mi riconosco: aver continuato a correre attaccata al cordolo e non essermi data la possibilità di provare a superarla negli ultimi 50/100 mt… forse avevo ancora qualcosina da dare per “grattare” qualche centesimo di secondo, ma ho capito cosa ho sbagliato e la prossima volta me ne ricorderò.
Il tempo si ferma a 2.51.46 con una grandissima soddisfazione personale.
Salto Triplo Donne
Mi avvicino alla pedana del triplo e vedo la nostra Carla Ancona che vive momenti di apprensione.
Lei è una perfezionista e questa volta non si sente all’altezza della situazione. Prima della gara l’atteggiamento goliardico e soprattutto il senso di appartenenza l’ha portata a sfidare con coraggio la pedana del triplo, una delle discipline più tecniche dell’Atletica Leggera.
Il triplo non si improvvisa, o hai il movimento dell’hop step and jump… oppure non prendi la buca, e se non la prendi è nullo e se è nullo sono 0 punti!
Molte squadre saltano questa disciplina, noi abbiamo Carla che si immola!
Le ricordo che la rincorsa è tutto! Una buna riconcorsa porta sicuramente in buca, specialmente con una battuta di 5mt.
Primi due salti sono complicati, non solo difetta la riconcorsa, ma non riesce nemmeno a fare i 3 movimenti tipici del salto triplo.
Decido di lasciarle vincere da sola il momento, mi allontano e poi, sorpresa, ma soprattutto consapevolezza, decisione, determinazione, Carla piazza la misura.
Non contano i punti ottenuti questa volta, conta il messaggio: ” si può fare”!!
Carla è piena di dolori, non finisce qua la sua prestazione , ci sarà anche la staffetta 4x400mt ma abbiamo una missione da compiere e lei non ci deluderà!
Nei Campionati di Società conta la squadra, ogni Atleta ha la stessa importanza perchè quel che conta è la somma finale. Non ci sono livelli, non conta chi fa più punti, conta lo spirito associativo e di questo Giulia Crescenzi ne ha avuto a quantità industriali!
Solo qualche “ora” prima dei Campionati le ho detto di lanciare! E così in meno di 2 giorni Giulia si è trasformata in arciere, capace di lanciare il giavellotto e soprattutto di farlo impuntare sul terreno!
L’accuratezza di Giulia l’hanno portata ad andare la mattina stessa della gara alla Farnesina a provare i lanci, utilizzando un giavellotto “di fortuna”.
E seppur trascurata, lasciata sola al suo destino, è riuscita a a fare punti piazzando la misura al primo lancio!
Straordinaria
Ma non solo giavellotto, Giulia è stata chiamata a difendere i colori di ASD ForreSteam anche nel disco. Insomma una lanciatrice provetta!
Il disco potrebbe sembrare apparentemente più facile come disciplina, non tanto per la tecnica, quanto per il fatto che l’attrezzo non è obbligatorio che si impunti come il giavellotto.
Ma non è assolutamente facile tenere il disco sospeso mandandolo contro la forza di gravità grazie alla forza centrifuga.
Bravissima Giulia a piazzare la misura anche in questa disciplina, pur avendo avuto un primo lancio nullo, il che può mettere in apprensione per i lanci successivi
Ecco le emozioni di Giulia
Questa giornata è stata fantastica perché ha determinato un nuovo inizio: 2 belle sfide in cui non avrei mai pensato di impegnarmi.
La sera prima, timore di non riuscire col gesto atletico e non essere all’altezza per la squadra. Un brevissimo allenamento mi ha rassicurato e ho dato quello che ho potuto. Infine… gioia, riscatto e condivisione. Grazie al coach Marco, per il coraggio, la pazienza e il sostegno.
Grazie al vice Alessandro, per la sua presenza durante le gare. Grazie anche ai miei compagni del ForresTeam con i quali condivido lo spirito della squadra. Insomma, questa volta posso dire di avere osato e avere tenuto testa alle atlete agoniste del disco e del giavellotto.
Silvia Cortese è una “ultra”. Per lei correre una Maratona è un pò come fare una sgambata la Domenica. Non si ferma davanti a niente e con la classe della tanghera e il ruggito della tigre affronta ogni gara combattiva e determinata
E’ un periodo che non si allena con costanza, anzi non si allena affatto, ma gli “incastri” per coprire le gare mi portano a spostare Carla al Triplo e quindi ho bisogno di un’Atleta per i 3000mt. C’è poi anche la staffetta 4x400mt da completare, così la chiamo e Silvia, un pò titubando per mania di perfezionismo… risponde presente!
Si lo sappiamo, normalmente vali molto di più, ma a noi è più che sufficiente la tua testa capace di arrivare “gajarda e tosta” fino alla fine!!!
E tu non hai disatteso le aspettative, chiudendo il 3000mt con passo costante e risultato impeccabile!
Siamo all’epilogo, mancano solo le staffette, di solito la 4x400mt chiude le competizioni dei Campionati di Società, ma non sarà cosi, ci sarà anche l’appendice delle 2 serie dei 5000mt Uomini.
Ma per quanto riguarda le Donne siamo all’ultima gara.
Le nostre meravigliose Atlete stanno combattendo punto a punto per un prestigiosissimo 6 posto con la Nissolino Ostia.
Siamo in vantaggio ma dobbiamo tenere nella staffetta per restare seste!
Non è affatto facile, in quanto schieriamo un quartetto “incerottato”
L’unica che è in forma, seppur provata da un 800mt tiratissimo è Zachi.
Cristina ha le gambe sgretolate dai 200mt, Silvia ha un 3000mt che ancora grida vendetta, Carla ha i muscoli tumefatti da corse, salti, zompi…
Anche con i maschietti non stiamo meglio!
Io ho il ginocchio “penzolante”, Stefano anche lui ha un 800mt di acido lattico sulle gambe, Corrado dovrà poi correre il 5000mt e ci affidiamo all’inossidabile Duca che lo vediamo bello pimpante!
Le regole sono note, si parte in corsia, seconda frazione con decalage dopo 100mt circa e poi si corre in corda, posizionandosi a seconda della classifica a 200mt prima del cambio…
Sono 4 giri della morte… e bisogna farli al meglio possibile.
Ho chiesto a tutti, per un motivo o per l’altro, di non forzare, correre “rotondi”, portare al termine la migliore prestazione, senza farsi male.
Importante che viaggi il testimone!
Staffetta 4x400mt Uomini
Siamo nella terza serie, obiettivo “fattibile” non arrivare ultimi e battersi al meglio.
Parto in prima frazione, dai blocchi, con il testimone, non penso a niente se non a consegnarlo prima possibile a Stefano. La prima curva non mi passa nessuno, è già un buon risultato! Seconda curva mi affianca il frazionista di RomAtletica, beh loro sono fortissimi, noi ce la giochiamo! Vento contrario furibondo… quasi a fermare le gambe che iniziano a riempirsi di acido lattico!
Rettilineo finale, tengo la posizione, Stefano non arriva mai… sembra si allontani… gli passo il testimone prima di chiudere morente il mio giro infernale!
Poi mi accorgo che e’ stato posizionato “dopo” e ho percorso 420mt!!!
Stefano parte, è esperto di decalage, ha gia’ corso gli 800mt, io vorrei prendere i parziali, e riesco a rianimarmi poco prima che lui passi il testimone a Corrado.
Grandissima frazione anche quella di Stefanino!
Corrado corre con il suo stile compassato, esegue alla lettera il compito di non forzare ed arrivare “pronto” per i 5000mt dopo questo “allunghetto”
Ecco che parte il Duca! Frulla con le gambe rotondo, corre forte, come non ha mai corso prima… E’ una galoppata trionfale la sua.
Non molla un centimetro e porta il testimone all’arrivo, ad una eccellente velocità!
La 4x400mt Femminile si presenta come decisiva per la classifica finale!
Le nostre Donne sono in lizza per la sesta posizione a livelle regionale, un prestigio notevole per la nostra società.
Nella serie 1 le nostre contendenti non fanno una prestazione in grado di impensierire la classifica, tanto che il Vice osserva soddisfatto i punteggi.
Ma niente può essere dato per scontato e dai blocchi di partenza, nella seconda serie, prende il via la nostra staffetta con Cristina Zillio in prima frazione.
La partenza è “compassata”, ha paura di un risentimento alla coscia, ma dopo qualche urlo dalla tribuna Cristina prende coraggio e imposta un buon Ritmo alla sua gara.
Passa il testimone in corsia a Laura Sacchettoni, che si prodiga in una frazione tirata, e dopo il decalage prende la corda prepotentemente.
Siamo tutti con il fiato sospeso, sia per la prestazione che per lo stato fisico delle nostre frazioniste che non è dei migliori.
Parte Carla Ancona, che è la il bicipite femorale tumefatto dai salti del triplo, ma conosciamo tutti quanto sia coriacea e anche questa volta non delude le aspettative.
Ultima frazione per Silvia Cortese, anche parte provata dai 3000mt da poco conclusi, non ha la velocità del giro di pista ma la determinazione di chi vuole fare il meglio… e cosi sarà!
Fantastico il quartetto che aggiunge ancora punti al divario in classifica e conferma un preziosissimo sesto posto!!!
I CDS volgono al termine. Il Sole sta tramontando e il cielo si tinge a tratti di un rosso sfumato.
I giochi sono fatti a livello di classifiche a squadre ma restano due serie di 5000mt Uomini per completare questa intensissima due giorni di gare.
La prima serie presenta tutto il meglio del mezzofondo prolungato laziale.
La vince un grande Atleta, Fabrizio Spadaro, dell’Atletica la Sbarra!! Grandissima gara, fatta sempre al comando.
Ma noi siamo concentrati sulla seconda serie. Corrado Valentini, forse il più in forma per coprire questa distanza per ASD ForresTeam è ai nastri di partenza.
E’ abbastanza preoccupato, ma non ne ha motivo. Tutti conosciamo la sua facilità di corsa e la sua apparente facilità di tenere il Ritmo.
Gli prendo i passaggi, per dargli un minimo di sicurezza.
Dopo i primi 200mt iniziali che sono sempre “fuori Ritmo”… si attensta su un costante 1’45” a giro.
La testa è quella che comanda, io sono certo che lui vale almeno 1’42”, ma se questo Ritmo gli da maggiore sicurezza, va bene cosi.
Capisce che ha davanti un tappo e lo passa, mantenendo sempre il Ritmo. Ottima condotta di gara, sempre in controllo, mai in affanno.
La bagarre si intensifica man mano che passano i giri. Qualcuno molla, Corrado no!
Ecco che un obiettivo che all’inizio sembrava impossibile si avvicina.
Si puo’ prendere l’avversario avanti… dagli spalti incitiamo. E’ un modo anche per rompere la ripetitività dei giri.
Il passo tiene, ci siamo, ultimo giro! Corrado lo fa in 1’35”. Ottima prestazione
Il tempo di respirare e via, si parte con il TalenTeam per tornare a casa!
Anche quest’anno non posso che elogiare i miei Atleti, e infatti ricorrono parole come : impresa, eroi, eccezionale, fantastico…
Siamo alla seconda esperienza ai Campionati di Società. Molto Atleti hanno partecipato per la prima volta facendo una grande esperienza.
Molti per la prima volta hanno ascoltato la frase: “Ai vostri posti…” ed hanno vissuto quei secondi di adrenalina che ti portano ad esplodere alla partenza!
Abbiamo coperto tutte le discipline richieste, sia come Uomini che come Donne.
Abbiamo realizzato molti Personal Best, ma quel che più conta, abbiamo dato tutti il meglio per i nostri colori sociali.
Abbiamo incontrato tanti amici, qualche rivale, e per tutti abbiamo avuto sorrisi e parole di stima ed ammirazione.
Abbiamo incitato i nostri Atleti e abbiamo sospinto tutti a dare qualcosa in più.
Questi sono i valori dello sport su cui si basa la nostra società ed io sono fiero ed orgoglioso di noi!