Tornare a casa

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Pietro Mennea ForresTeam’s House

Non è osceno se chiamiamo l’impianto Pietro Mennea casa nostra! Ci alleniamo qui quando piove, quando c’è il Sole, al buio… quando spesso siamo i soli a correre, solo noi il ForresTeam!!!

E’ qui che si compie sempre la magia del gruppo. In un attimo l’impianto si popola e mette al centro le nostre maglie e il nostro simbolo sulle spalle che è un abbraccio, è unione, condivisione….

Molti (troppi??!) provono ad imitarci, ma nessuno tiene nel tempo, il nostro motto del resto è osare e tenere!!!

Torniamo in questo tempio dell’Atletica Leggera dopo 3 mesi, il lockdown almeno a noi non ci ha cambiati, siamo pronti al sacrificio dell’allenamento che oggi più che mai è una gioia infinita!

Superiamo il test iniziale che è la misurazione della temperatura, veniamo accreditati e via … si parte!

Prima di iniziare…
Quelli delle 13:00…

Riscaldamento

Dopo qualche giro di prato… che si presenta con un manto verde perfetto, si esce per fare almeno mezzo giro di gradoni.

Palcoscenico di uno strano “scontro generazionale”. Due ragazze sono intente una a filmare l’altra un balletto da fermo, allora io esclamo:”Non passate qua che altrimenti je rovinate er tiktok!!! Al sentirmi dire cosi la “ballerina” mi rimprovera pesantemente:”Ma come si permette lei”?? Con quel “Lei” che è pronome di “vecchio di m…”

Evito di rispondere, accorpo il gruppo e proseguo verso i gradoni. Una bella arrampicata su e giu’ e poi le Andature… tanto importanti quanto bistrattate!!

Si parte con un allunghetto in “marcia” per sbloccare l’anca e poi le monopodaliche che necessitano di ritmo, coordinazione e pieno comando di ogni distretto muscolare, altrimenti si verifica una penosa zoppia.

Pretendo non tanto la buona riuscita dell’esercizio che è figlia di molta pratica ma almeno l’impegno, se si sottovalutano le andature resteranno per sempre una capacità incompiuta.

Ripetute

Oggi c’e’ in programma un lavoro che piace a tutti (o quasi) : La Piramide, ovvero distribuire lo sforzo in una curva molto simile ad una Gaussiana

La distanza totale non è eccessiva, ma i recuperi sono cosi “ridotti” che portano a realizzare uno sforzo aerobico non indifferente, pur restando in una distanza relativamente breve (massimo 800mt)

La giusta compensazione di velocità, distanza e recupero portano ad eseguire l’allenamento perfetto!

L’allenamento prevede :

  • 200mt RV [30″]
  • 2 x 400mt RA [1′]
  • 2 x 800mt RA- [1′]
  • 2 x 400mt RA [1′]
  • 200mt RV [30″]

Le ripetute necessitano un Ritmo, non si corrono come viene ma si deve eseguire la velocità che il tipo di allenamento richiede.

  • RV = Ritmo Veloce, ovvero la massima velocità possibile
  • RA = Ritmo Attuale, ovvero la velocità sostenibile ora post quarantena, e per sostenibile si intende il massimo da spedere per tutte le ripetute. Un po’ come se io avessi 10 euro e debba acquistare i 5 migliori articoli dello stesso genere, mi devo attestare ad una cifra intorno ai 2 euro. Quello che distingue un buon Runner da un apprendista è sapere quanto hai da spendere!!!
  • RA- : Ritmo Attuale qualche secondo piu’ lento…
  • [] : Cio’ che e’ posto tra parentesi quadre è il recupero e vale sempre il postulato : Il recupero è piu’ importante della ripetuta.

Regole

Ho chiesto (come sempre) ai miei atleti di riportare i tempi ottenuti in una tabella, è importante studiare le prestazioni ottenute e capire dove e come apportare miglioramenti. Per fare cio’ è importante usare il cronometro e non il gps (strumento illusorio!!!). Si lappa ogni passaggio, il passaggio e’ quando si transita sulla linea di “arrivo”.

Ogni distanza va percorsa in modo competente e dignitoso, questa è una delle distinzioni tra essere seguiti da un allenatore o meno … La prima volta che si viene al campo si spiegano le partenze e gia’ che ci siamo anche la condotta da tenere in pista, semplice regole che sono fondamentali da seguire.

Mi farebbe molto inquietare se un un mio atleta venisse rimproverato da altri atleti per aver tagliato una corsia, o per “sostare” in prima, o per non uscire immediatamente dalla pista al termine della ripetuta.

Risultati

Analizzando i tempi ottenuti si possono facilmente leggere nel seguente grafico Gaussiano :

Andamento Sforzo allenamento Piramide

Come si puo’ vedere dal grafico il massimo dello sforzo si è ottenuto nel correre la seconda ripetuta dell’800mt e in particolare il secondo giro, questo perchè mentalmente siamo condizionati dall’insieme e impostiamo come maggiore difficolta’ la fine della distanza piu’ lunga.

E cio’ che inficia non è tanto la distanza che si sta percorrendo ma i successivi 2 x 400mt che si pensa di non riuscire a compiere in modo adeguato!

L’esercizio fondamentale da effettuare nelle ripetute per allenare anche a superare brillantemente le crisi in gara è SEGMENTARE, non avere MAI una visione di insieme, non fare somme, non contare ma pensare e concentrarsi sull’attuale distanza percorsa.

Una Piramide seppur propone una simmetrica distribuzione delle distanze non ottiene (quasi) mai la stessa simmetrica distribuzione dello sforzo

Questo dipende soprattutto dal condizionamento mentale che subisce l’atleta. Da come si scompone nello stile di corsa perchè coercizzato dallo “stato mentale” che impone sofferenza.

Ci sono tecniche per uscire da questi vincoli che limitano fortemente la prestazione, in questo deve intervenire un tecnico con l’esperienza e la competenza

Ad andare piano sono capaci tutti…

Questi argomenti devono suscitare la curiosità dell’atleta e stimolare l’impegno. E’ lecito chiedere e pretendere spiegazioni a fronte di un tipo di allenamento o di un altro. Gli allenamenti non sono mai tutti uguali… e non sono uguali per tutti!

Defaticamento

Dopo le ripetute un bel giro di defaticamento e poi un “barefoot“, ovvero correre scalzi sul prato per sentire l’appoggio, capire meglio gli errori e le imperfezioni che si effettuano con il piede, principale motore di una buono o di un cattivo stile di corsa!

Correre scalzi nel prato oltre ad essere un bel massaggio è anche un ottimo propriocettore che ci aiuta a migliorare l’appoggio

dopo il barefoot ci rimettiamo le scarpe…

E dopo l’allenamento ? Foto :

Distanti ma uniti!
E quelli del giorno dopo…

Stretching

Immancabile a fine allenamento una sessione di stretching per riportare il muscolo fortemente sollecitato nella consueta e distesa sede

Stretching
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