Speata : a volte … tornanti!

Qualche anno fa scrissi questo resoconto, lo ripropongo per coloro che hanno deciso di affrontare questa “sfida”!!! Ovviamente queste sono considerazioni personali, e comunque un’indicazione di affrontare con cautela  questa gara spettacolare! Non fatevi condizionare dalla descrizione, ma non sottovalutate questa interminabile arrampicata!!


Il nome di questa gara non è stato scelto “casualmente”, l’intenzione degli organizzatori è arrivo01sempre la stessa, la Speata, ovvero, “spellare” i piedi dei partecipanti.

Nessuna giustificazione, chi l’ha già corsa sa benissimo a cosa va incontro, e chi la corre per la prima volta è avvisato dai racconti “leggendari”, dalle altimetrie, dalla temperatura prevista dal meteo.

Alla Speata niente è affidato al caso, ma guarda caso, ci si torna sempre con lo stesso obiettivo, arrivare sulla vetta e respirare quell’aria conquistata con fatica e dolore.

Nessuno arriva lassù lucido, l’esaltazione è la motivazione predominante, quando passi l’arco sul monte Livata sei in preda alla più naturale delle sostanze stupefacenti, l’euforia!

Hai accumulato endorfina, adrenalina per salire su quei 12 km, nessun ristoro è in grado di sanare lo scompenso e nessun incitamento può bastare per cambiare passo, è solo la passione che ti spinge a compiere un’impresa impossibile.

Sono sensazioni che provano tutti, dal primo all’ultimo classificato. Diffidate di coloro che dicono :“i primi 3 chilometri sono duri poi …”, poi??? Poi è peggio!!! Non c’è recupero, non c’è un attimo di tregua per riprendere fiato, è questo il fascino della Speata!!!

Inizi questa sfida con il primo tornante “mozzafiato”, e poi … poi forse la salita è meno ripida, ma le gambe sono già provate e non ti accorgi che la pendenza è diminuita. Arriva un altro tornante, la curva a gomito non ti permette di vedere l’altro tratto di strada e pensi, magari ora “spiana” … no, continua a salire!
L’hai corsa anche lo scorso anno, sai perfettamente che non spiana, che la salita non finisce mai! Come quando vedi una partita registrata della tua squadra del cuore, sai perfettamente qual è il risultato, ma speri sempre che magari … possa cambiare. Questo provi ad ogni curva, di ogni tornante ! Magari “spiana” … magari … ma il desiderio non s’avvera, si sale ancora!
E poi c’è l’ultimo, quello che ti dimentichi sempre di prendere largo, la tua voglia di accorciare te lo fa stringere e prendi la fregatura di percorrere il tratto ancora più in salita e spezza gambe di una curva larga molto più dolce di pendenza …

Sono molti i tornanti, li puoi contare, per distrarre la mente dalla fatica …!

Ma nonostante la salita, nonostante la fatica arriverai lassù!!!

Una gara difficile ma molto premiata, ma  il premio più grande che si può ricevere in questa esperienza è affrontare un’impresa apparentemente impossibile e … raggiungere quel paradiso!

 

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