Arrampicatori a Tolfa

trionfo

Premessa

Ci sono gare come le altre, e ci sono gare speciali che corri per motivazioni più disparate, e poi ci sono gare come l’Arrampicata di Tolfa molto più che speciale perchè qualcuno te la consiglia “fortemente“, perchè assume l’aspetto della gita scolastica, perchè la conosci bene e vuoi metterti ancora in gioco oppure perchè non la conosci affatto e vuoi vivere attimi infiniti di sacrificio e sofferenza!

Ma allora siamo tutti masochisti?

Si viene a Tolfa per tanti motivi ma si corre unicamente per misurare sè stessi, e capire quanto siamo disposti a dare quando le asperità sono superiori alle più pessimistiche aspettative.

Questa gara è diventata un classico dell’estate, anche perchè è tra le poche che resiste da oltre 20 anni! Ha una lodevole e impeccabile organizzazione effettuata dalla società Monti dell’Airone, i gialli per capirci bene, ed è un motivo valido per visitare posti meravigliosi, la montagna sul mare!

Ci piace partecipare perchè la prima squadra classificata vince vino e prosciutto, ingredienti fondamentali per una festa che è ormai una consuetudine settembrina per gli Orange della Podistica Solidarietà e in particolare per il ForresTeam!

Eh si perchè ci piace tanto correre, ma anche festeggiare insieme non è male, magari parlando di corsa, per la felicità dei (sempre meno presenti) familiari che si uniscono alla festa!

Normalmente ci aggiudichiamo il premio come prima Società classificata per numero di partecipanti perchè gli organizzatori gentilmente escono dalla classifica, ma quest’anno, con ben 33 atleti giunti al traguardo, abbiamo superato ogni più rosea aspettativa e siamo saliti sul podio, al primo posto assoluto, senza concessioni!!!

L’alta partecipazione è dovuta ad una bella lotta per le migliori 8 posizioni che si sta realizzando nel Criterium Estivo, e alla forte presenza del ForresTeam che ha organizzato una scampagnata ottimizzando le macchina e i posti a disposizione, aggiungendo bonariamente anche qualche intruso…

Cosi, grazie ai mezzi messi a disposizione da GajarDoc, Giuseppe , Fulvio e Alessio, con strategici appuntamenti, ci siamo ritrovati tutti a Tolfa in perfetto orario per distribuire pettorali e imbarcarci sulle navette che trasportano alla partenza, perchè l’Arrampicata di Tolfa ha la rara caratteristica di differenziare partenza e arrivo, si parte a valle e si arriva in cima alla montagna!!

tutti in jeep

Da esperto navigato di questa gara mi sono raccomandato di non prendere jeep per il passaggio verso la partenza , ma usare esclusivamente le navette… e infatti la foto mostra come io e i pazzi che mi hanno seguito,abbiamo affrontato il passaggio… avvinghiati come koala ai tubolari della jeep, con i muscoli in massima tensione !!!

Ma prima di partire, la consueta foto con l’urlo che ci contraddistingue ad ogni competizione :

hip hip

Partenza

Arrivati alla partenza il rituale è bere e bagnarsi con le bottigliette gentilmente offerte dall’organizzazione, espletare le procedure pre-gara nella campagna che fiancheggia la provinciale, percorso della gara… mangiare qualche mora raccolta da Silvia e il riscaldamento che ti bagna di sudore, peso aggiuntivo che verrà trasportato all’arrivo!

Piccolo e consueto ritardo, ma questa volta neanche tanto e conto alla rovescia… un rapidissimo 5,4,3,2,1… via!

Si parte in leggerissima salita, ma molti presi dall’entusiasmo spingono a cannone e già, dopo 300mt il gruppo diventa un lungo serpentone. Siamo molti a partecipare, molti più delle ultime edizioni, anche se si corre di Giovedì… già ma perchè di Giovedì? Dato che mi sono dimenticato di chiedere il motivo agli organizzatori, rimane ancora un mistero da svelare!

Ho suggerito di partire “veloci”, i primi 3 chilometri sono “corribili”, si può andare, inutile preservarsi per un tratto successivo dove puoi alternare solo arrancare e sospirare!

Anche nei primi 3 km ci sono tratti in salita, ma un paio di discese permettono al gps di tracciare medie/km impensabili in questa gara! E si mettono secondi preziosi in cascina… per momenti più duri!

Finito il tratto iniziale “facile” inizia un calvario lungo meno di 6 km, ma di fatica abnorme, ci sono foto dell’arrivo che testimoniano il combattimento che ognuno ha affrontato con le asprezze del percorso.

Alla partenza ho espresso un presagio, che si è poi verificato al millimetro, ho detto a Mariano Marco Scamarcio che mi avrebbe superato al 5° chilometro, conosco abbastanza bene il suo stato di forma attuale e la sua predisposizione per questo tipo di gare, cosi come conosco la mia ancestrale repulsione per le salite e per ogni tipo di situazione che condiziona la corsa nel senso pieno della parola! E da buon profeta ho visto il grande Mariano sverniciarmi ancora proprio sulla scritta gessata del quinto chilometro!

I primi 3 chilometro sono un assaggino, dal quarto al sesto viene servito un primo di fatica e sudore, si sale costantemente, non si impenna ma non c’è un attimo per recuperare, unico momento di sollievo: lo spugnaggio. Non uso mai bagnarmi con spugne in gara, per non aumentare di peso, già sono abbastanza pesante, ma in questa gara è obbligatorio abbassare leggermente le temperature!

Momento Topico

il sesto e il settimo chilometro sono l’apoteosi della sofferenza, ovviamente parliamo di sofferenza sportiva, il raggiungimento di un limite per corpo e mente. E’ qua che si combatte con la voglia predominante di rinunciare, di mollare, di lasciarsi andare… qua non si ragiona più, non si è in grado di reagire e se questo accade inevitabilmente si perde contatto con la gara e si entra in una dimensione onirica.

E’ il momento di ricorrere a mezzi tecnici di supporto, quelli dopati si bombano, e infatti nei tratti difficili vedi in terra le prove della loro negligenza, devo ammettere però che in questa gara non ho visto confezioni di “aiutini” in terra e ne sono felice.

I mezzi a cui mi riferisco io sono incitamenti mentali, sistemi per non farsi vincere dalla fatica, distraendo la mente a fare altro, a contare, a cantare, accodarsi ad un buon treno e farsi portare per tratti gestibili, insomma far passare l’attimo e portarsi più avanti… i problemi, sempre più avanti e quando sei poi al traguardo farli scomparire del tutto, perchè vinti dalla felicità della vista del gonfiabile!!!

Il pubblico del settimo chilometro è una piccola dose di incitamento che un pochino allevia la sofferenza e ristora quel tanto che basta a far passare qualche altro centinaio di metri. In questo momento devi pensare che sei “dentro” hai fatto un bel percorso fino a qui e non puoi, non devi sprecare tutto, ovviamente sempre in sicurezza, a nessuno e’ chiesto di morire in gara, ma in gara è sempre un dovere onorare la competizione e se puoi, se non hai motivazioni importanti per mollare… devi tenere!!!

E tenendo tenendo… si arriva all’ottavo chilometro, mancano solo 800mt, due giri di pista, ma prendendo la pista e impennandola in verticale! La salita non è ripidissima, ma è un ultimo tratto dove vorresti accelerare e non riesci perchè sei stremato. Hai finito tutto, energia, fiato, muscoli… avanzi per inerzia e ti preoccupi/speri di non dover ingaggiare un ultimo, estremo, estenuante duello per la volata finale!

Finale

Una curva a gomito e si entra nel paese ! Dai che ci sei, sei arrivato... macchè, mancano ancora infiniti metri, e dire che ora è anche più facile, non posso dimenticare la mia prima esperienza qui, nel 2011 dove in un percorso anche leggermente più lungo impiegai molti minuti in meno (42’33”) e l’arrivo non era cosi dritto per dritto, ti facevano vedere il gonfiabile ma… per arrivare dovevi fare un giro completo della piazza!

Ora manca poco, davvero poco, ahoo che fai? Acceleri, noooo mi tocca fare la volata… eccolo il gonfiabile, siamo a meno di 100mt, allungo di brutto, lo affianco, sbircio il pettorale,ambè sei piu’ giovane, allora chissene… puoi anche andare, ora questo posto non me lo leva nessuno!!!

All’Arrampicata di Tolfa si premiano le categorie ad imbuto, come avveniva negli anni ’70 e ’80, dove non c’erano i chip e ti davano un bel foglietto, tanto tanto desiderato se entravi a premio . Infatti l’arrivo era una estenuante volata e poi con quel poco di lucidità rimasta, lo sguardo attonito verso il chiodo con i foglietti della tua categoria… sperando di non trovarlo vuoto!!!

Cosi è stato per me , ho sempre preso la categoria in questa gara, e sempre al solito posto, vincendo un barattolo di miele. Sono anni che mangio miele di Tolfa a colazione e prima delle gare, veramente buonissimo! Questa volta non ci speravo di solito la mia categoria e’ la piu’ partecipata e ci sono veri “canacci” di queste manifestazioni! E invece quest’anno la fascia della categoria TOP l’ha presa SM55 erano di piu’ e più forti!!!

Guardo il chiodo, ci sono ancora fogli??? … si!!! Lo prendo … 7°, anche quest’anno miele in abbondanza! Che associato al pacco gara fantastico, ovvero : miele, il famoso pane di Tolfa e fischietto, fanno un bottino non indifferente!

Inutile essere ipocriti, bello fare la scampagnata, partecipare, ma quando si vince è meraviglioso !! Ed è bello condividere con il gruppo la propria soddisfazione!

Le nostre Ladies Orange poi sono state strepitose! Federica Livi, nonostante le tante difficoltà avute quest’anno, non ultima un terribile incidente stradale, si è classificata SECONDA ASSOLUTA!

Silvia nonostante non sia proprio a suo agio con il clima estivo e le salite, QUARTA ASSOLUTA e prima di Categoria!!

ForresTeam e amici

E tutto il ForresTeam si è comportato in maniera eccellente, perchè a volte si corre facile ma succede anche che hai difficoltà impreviste e anche una prestazione di classifica poco edificante può comunque regalare soddisfazioni per aver tenuto e combattuto nonostante tutto. La prestazione non la danno solamente il tempo e le classifiche, a volte ci sono “altri” combattimenti di assolvere ed esserci è comunque un grande successo!

Mi piace elencare di ogni partecipante del gruppo, o affine, la prestazione ottenuta, perchè in questa gara arrivare e poi condividere il prosciutto è una grande soddisfazione, a prescindere … !

40 LIVI FEDERICA 00:42:30
52 VENTURA ALESSANDRO 00:43:20
66 PASHKEVYCH SVITLANA SERGIYIVNA 00:44:27
80 SCAMARCIO MARIANO 00:46:00
86 PRETOLANI LUCA 00:46:55
97 TADDEI MARCO 00:47:38
110 PETRELLI ALESSIO 00:48:39
111 RODOLICO MASSIMO 00:48:50
136 ASCOLI MARCHETTI ANDREA 00:51:25
137 DI SILVESTRE MASSIMILIANO 00:51:28
141 TREBESCHI MASSIMO 00:51:44
159 NARSETE STEFANO 00:53:25
171 PIOMBO IRENE 00:54:23
178 SCAMARCIO ALFONSO 00:54:57
216 TONIARINI DORAZI LAURA 00:59:42
227 MACRI’ GIUSEPPE 01:02:10
228 LIZZANI FABRIZIO 01:02:24
238 BADURINA CARLA 01:06:59
241 MALATESTA TIZIANA 01:08:42
245 RODILOS ORNELLA 01:09:55
249 COLANTONI GIORGIA 01:11:02

Non me ne vogliano gli altri ma vorrei concludere questo post con una foto che è l’emblema dell’incoscienza dell’atleta nell’avere fiducia nel coach che ha suggerito fortemente questa gara

belle de casa
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