prima del Giro del Lago di Campotosto

Suggerimenti … utili!?!?!?

Quest’anno c’è l’insolito cambiamento del calendario per quanto riguarda questa “classica” dell’estate, che nelle quattro edizioni precedenti si è corsa sempre a fine Luglio.

Mimmetto

Ogni anno si invitano i partecipanti a refrigerarsi nella ridente località abruzzese ed ogni anno sistematicamente il Sole fa da padrone in questa gara tutta particolare!

Quando si parla di Giro di Lago, di solito non si riescono ad avere “riferimenti certi” in quanto lo specchio di acqua offre sempre lo stesso scenario … ma non è il caso di Campotosto, in cui seppur il lago è sempre là e ti  accompagna per tutti i 25 chilometri e spicci, il percorso è talmente vario da non annoiarti mai!!!

E’ una gara che seppur la conosci bene, presenta sempre insidie e va affrontata con rispetto e concentrazione, evitando  specialmente nella prima parte , condotte di gara dissennate.

La partenza in discesa inganna e ti porta ad andare a ritmi che potrebbero essere un caro prezzo da pagare nella seconda parte molto piu’ impegnativa.

Quindi come si affronta questa bellissima gara???

La partenza alle ore 10:30, in questi giorni di calura potrebbe creare qualche problema in più , quindi evitare di partire senza una buona idratazione, bere il giusto e bagnarsi abbondantemente. Meglio se coprire il capo con cappellino, possibilmente chiaro.

Evitare una partenza lanciata, ma farsi comunque portare dalla discesa, con passo rapido e falcata poco ampia, accumulando cosi secondi preziosi da restituire alle salite della seconda parte della gara.

I primi chilometri sono bellissimi, semplici in quanto discesa/pianura e suggestivi per il meraviglioso panorama che si presenta agli occhi … La prima parte è anche abbastanza riparata dal Sole, quindi per chi soffre il caldo sfruttare traiettorie che portano la corsa all’ombra della vegetazione che costeggia il lago.

Fino al quinto chilometro ti senti di poter “dominare” questa gara, ti senti bene e poco affaticato, ma la gara “vera” deve ancora iniziare. Per evitare problemi successivi bere da subito , anche al primo ristoro, almeno 2 bicchieri d’acqua, che poi correndo diventano 1 scarso …

In questo tratto si possono salutare i tanti camperisti che sostano su questo tratto di lago e data l’ora si possono respirare i profumi dei barbecue che già sono accesi per il loro pranzo.

E’ ancora il momento di “tenere” gli impeti e controllare il passo, cercando di mantenere un’andatura costante, magari leggermente piu’ veloce (massimo 15″/km) della prevista media.

Si arriva al ponte e qua inizia la gara!

Fino a questo tratto e siamo intorno al decimo chilometro è stata una bella “passeggiata”, ora si iniziano ad utilizzare le risorse che dobbiamo aver conservato , altrimenti … sarà veramente dura!

Il ponte è lungo, ma è bello attraversarlo ed osservare acqua ovunque … in un certo senso rinfresca! Passato questo tratto si curva e inizia una prima impegnativa salita. E’ una di quelle salite non durissime ma … interminabili! Ci sono dei tornanti che ti illudono che il peggio sta per finire e invece … sta cominciando. Qua non c’è vegetazione, si corre sotto il Sole che è già abbastanza alto.

Quasi al termine della salita, come oasi nel deserto c’è un ristoro volante. Offre un po’ di tutto ma è consigliabile prendere solo liquidi, acqua e sali. Bagnarsi bene i tratti accaldati e proseguire …

Da qui è un lungo saliscendi, e quindi il passo deve di conseguenza adeguarsi all’altimetria, cercando di non perdere troppo nelle salite e guadagnare il possibile nelle discese.

Ogni tanto l’ombra riesce a dare quel minimo di freschezza utile a respirare in modo meno affannoso. E’ qua che dobbiamo avere la fortuna di trovare il “giusto treno” … quel runner, o meglio quel gruppetto di runner che ci puo’ portare via da questo “piccolo inferno”.

Se riusciamo ad accodarci, possiamo superare le crisi che in questo tratto possono presentarsi minacciose. La parola d’ordine è .. non mollare! Se siamo soli è piu’ difficile resistere e tenere un passo adeguato.

Finito il tratto degli “altopiani” si attraversa un bel rettilineo costeggiando la campagna che conduce fino alla curva che immette nel tratto finale.

Non siamo arrivati !!!

Ma stiamo per concludere la nostra fatica. Qua il pubblico Orange è di notevole aiuto, ci sono sostenitori capaci di farti il pieno, necessario per arrivare al traguardo!

Dopo curve pianeggianti, si inizia a salire, prima dolcemente e poi l’impennata finale! Non ricordo di preciso quanto è lunga la salita, ma ricordo perfettamente le imprecazioni che ogni anno sento uscire dalle bocche di chi mi corre a fianco. In questo tratto tutto quel che abbiamo risparmiato … ce lo troviamo, e se non abbiamo risparmiato … paghiamo, e molto!!!

La salita finisce solo dopo che hai tagliato il traguardo, quindi gestire al meglio la posizione, eventuali “lotte di categoria”, gestire consapevolmente la disputa, se tenere per la volata finale o magari andarsene ad elastico … dipende dall’avversario e da come stiamo!

Nel tratto finale il nostro Presidente, speaker ci accoglie calorosamente, pronunciando il nostro nome che fa sempre un bell’effetto. Poi il giusto premio, un ristoro spettacolare con le piu’ buone e gigantesche pesche noci del mondo!!

Dopo le premiazioni un fantastico Pasta Party con la vera amatriciana che da queste parti è davvero speciale!! Per chi vuole a pagamento birra fredda, ma poco consigliabile viste le conseguenze dello scorso anno!!!

Quindi prepariamoci a vivere questo bellissimo evento, nella natura, in luoghi e panorami mozzafiato!

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