Campestre Oasi di Ninfa

Ogni volta che ci rechiamo nelle regioni Pontine di una cosa siamo certi, incontreremo amici Orange fantastici, generosi, disponibili e sempre sorridenti!!!

Questa volta purtroppo il nostro “Ultra” Marco Stravato non era presente per ragioni poco piacevoli, tanti auguri di pronta guarigione alla mamma e un abbraccio da tutti!

Quando c’è Marco un’altra certezza è assaggiare frutta di sapore sublime, che da sola, da un senso compiuto al lungo viaggio.OasiNinfa

Accoppiata alla gara c’è la possibilità di visitare i meravigliosi giardini dell’Oasi di Ninfa, è davvero interessante l’associazione tra storia e botanica, un immersione di conoscenza che arricchisce la mente e lo spirito.

Ma poi c’è anche la gara, il motivo principale che ci porta in questo scorcio verdissimo della nostra regione.

Si tratta di una campestre, e di un percorso davvero impegnativo, una gara che se non hai gambe forti e preparate rischi di bucare in modo clamoroso!

Avevo un minimo preparato tutti ad affrontare questo circuito con intelligenza … ma non è bastato. C’è chi addirittura ha avuto la “felice idea” di percorrere un giro preliminare, andando a consumare le energie indispensabili per affrontare al meglio la corsa.

Ovviamente ha subito un “pesante rimprovero” volto a mettere in pratica la filosofia “coaching”, ovvero con  due possibili conseguenze:

A ) L’atleta si impegna a smentire il coach per dimostrare di essere forte …

B) L’atleta ammette che il coach ha sempre ragione …

In ogni caso il coach ha vinto, ottenendo o una migliore prestazione e quindi motivando mentalmente l’atleta, oppure una maggiore attenzione da parte dell’atleta a suggerimenti nelle gare successive.

Svelare questo piccolo “trucco” serve a far capire che il fine è sempre quello di migliorare la prestazione e che per raggiungere un risultato non è sufficiente solo un buon allenamento …

Riscaldamento tutti insieme, almeno in partenza, perchè dopo qualche tratto restiamo solo in 3 … gli altri si attardano in modo ingiustificato.

Una buona bevuta, in quanto il clima necessita di idratazione e la gara impegnativa richiede  delle scorte necessarie e indispensabili, quindi tutti in fila alla fontanella a bere e bagnarsi bene collo e polsi.

La partenza è sempre molto affollata e mi posiziono a meno di 10 metri dal gonfiabile. In queste gare pero’ in 10 metri ci possono stare oltre 100 persone !!!

Si rispetta il minuto di silenzio per Emiliano al quale è intitolata la competizione e allo sparo si parte ed è subito bagarre.

Una curva veloce a destra e poi serpentoni con curve molto strette. Sbagliato mettere la mano avanti, una vecchia regola non scritta della pista asserisce che mettere la mano avanti per prendere la distanza rende inevitabile la caduta o comunque la perdita di equilibrio!!!

Perchè?

Facile da dedurre: il passo della gamba ha un’ampiezza maggiore del braccio e quindi inevitabile il contatto! Meglio rimanere in assetto di corsa e gestire forte la posizione in equilibrio piuttosto che muovere in modo scoordinato le braccia …

Nessuno mi sposta in questi tratti, cerco di fare da battistrada e soprattutto apripista a chi mi segue, ma all’accesso del rettilineo “sconnesso” penso solo a me stesso!

In gara non esiste “assistenza” si possono dare consigli, suggerimenti prima di partire o dopo per evidenziare eventuali errori , ma nella corsa … si corre soli!

Sono partito abbastanza deciso, ma non fortissimo, non è una gara che ti permette di bruciare “subito”  energie indispensabili nel tratto finale.

Trovo davanti a me un paio di allievi che “gentilmente” redarguisco …

Al termine del rettilineo le posizioni di classifica sono già nette! Sono leggermente avanti alle mie recenti possibilità, testimone è il fatto che davanti a me , molto vicino, c’è chi mi ha regolarmente battuto in questo genere di competizioni, e dietro me, ma a ridosso, c’è chi ultimamente su strada mi da più di un minuto su una 10 km …

 Ho passato (in silenzio) un brutto periodo agonistico, risultati scadenti, nonostante l’impegno nell’allenamento, ma due sessioni settimanali, per certi ritmi , sono poche!

Ci sono quei periodi che pensi … non  mi riprendo più! E’ in questi momenti che la corsa deve diventare un piacere e mai un’ossessione. Si cambia obiettivo, si va magari più lenti, cercano di correre meglio, di lavorare sul gesto atletico, si prediligono alti valori … e si aspetta, prima  o poi la condizione torna …

Eccola, sta tornando, lentamente ma sta tornando! Non bisogna mai perdere la fiducia nei proprio mezzi!!!

 Certo la “pazzia della prossima settimana” non aiuterà la ripresa …

Non è una gara da riscontro cronometrico, si va molto più a sensazioni e a vicini di corsa, che ti fanno capire se stai andando forte … o piano.

Il mio amico, ma oggi “acerrimo rivale” è dietro, e questo rende la gara molto intrigante!

C’è subito un ristoro … benedetto perche’ non siamo neanche al 2° km ed ho già la gola secca ! Prendo solo un bicchiere e bevo  più che posso, senza perdere il ritmo.

Ogni anno il signore con baffoni bianchi regala la stessa battuta : “al prossimo giro vino rosso … “, ed io rispondo come ogni anno … si ma che sia vin brulè !!

E’ fondamentale il ritmo!! Il terreno è insidioso e rompe il passo in ogni tratto, sia per curve, che per cambiamento di appoggio, che per pozzanghere  o ponti … improbabili!!!

Eccolo il ponticello … sono solo e me lo gestisco al meglio, poggiando bene il piede per non prendere l’interruzione della tavola, e passando con un passo, solo uno, per segmento. E poi la salita inerpicata da percorrere quasi per inerzia, forte della spinta del tratto in discesa.

Questo è un gesto che rompe non poco l’andatura! E qui avviene il sorpasso … mi passa come per dire, fino ad ora ho giocato, ora faccio sul serio!!! Passa anche uno “molto più forte” di  me, e la domanda spontanea è … ma che ci fa cosi dietro???

Quindi è il momento del “dramma sportivo”. Non ho più motivazioni, sono tutti avanti e mi resta solo un mesto girare su questo terreno impossibile anche con la famiglia a seguito che si aspetta molto da me … ed io sto dando solo …delusione, principalmente a me stesso!

Quando è cosi ci si mette in riga e si prova a tenere , per vedere cosa succede.

Si ferma un “top” per infortunio muscolare, ha spinto troppo ultimamente ed è un dazio che si puo’ pagare! Bisogna curare non solo l’aspetto resistenza ma anche la forza, per prevenire infortuni. Non c’è una formula certa, ma ci sono stime che aiutano a prevenire …

A questo punto sono in scia a lottare per un 5° posto Orange, che in altre circostanze sarebbe più che dignitoso, ma oggi è una mezza sconfitta.

Vedo che uno di quelli che mi precede è sempre più vicino, evidentemente sta soffrendo il percorso, anche se per lui dovrebbe essere congeniale … queste sono molle che fanno scattare motivazioni inaspettate. Non lo passo subito perchè stiamo per transitare davanti alla moglie, una super campionessa che stimo in modo esponenziale … e mi sembra una scortesia passarlo ora, mi avvicino e mi appresto a chiudere il primo giro. Abbiamo appena passato un rettilineo molto difficoltoso, con terreno dove il piede non trova alcuna spinta all’appoggio, una specie di materasso di prato foltissimo dove la spinta viene soffocata. Mi sono ripromesso di correre questo tratto a passi brevi, ed è risultata tattica vincente! Rapidità e falcata stretta!!!

Siamo nel biscottone, dove in un tratto si corre su buon terreno ed è tutto da sfruttare per prendere velocità, sull’altro tratto si affonda sul fieno e di soffre!!! Quanta discontinuità!!!

 Ecco, passiamo davanti agli spettatori che inneggiano i propri beniamini , cerco facce conosciute, ma non vedo visi familiari … ma dove sono? Questa ricerca mi impegna tempo e mente … e mi deconcentra per un attimo sulla gara, che invece da questo momento in poi deve essere una partita a scacchi!

Mi rassegno a non aver visto nessuno e imbocco il rettilineo. Inizia la parte più significativa della gara!!

Passo l’esperto di campestri ed ora sono in lizza per il terzo posto, perchè chi mi aveva prima sverniciato non è andato via, anzi è là, lo vedo davanti a me. A dire il vero vedo anche il Top … ma non ci penso proprio a lui … non ancora, non in questa gara!

Non bado troppo alle traiettorie, che fino ad ora mi hanno impegnato al massimo la mente, per cercare disperatamente il tratto del terreno dove avere maggiore spinta … passo tutti quelli che posso passare, perche’ piantati sulle gambe, vittime di una condotta di gara sbagliata.

 E mi chiedo come sto? Importantissimo chiedersi questo quando si sta per iniziare una fase di attacco. Abbiamo le energie necessarie? Beh lo sapremo alla fine. Come ci si alimenta? Si imposta al meglio lo stile di corsa, una buona corsa ha sempre l’effetto benefico di ricarica!! E allora dajeeeeeeeeeee, annamolo a prendere !!!

Eccolo ce l’ho ad un passo … lo passo? Faccio un sospiro .. mi sente, avverte la presenza, e si sposta come per farmi passare! E’ una trappola?

Se lo passo gli do in mano l’impugnatura del coltello, lui diventa il tattico ed io solo la lepre … in questi casi si deve pensare al meglio la tattica da perseguire, un errore puo’ essere fatale.

Le scelte sono due, restare dietro fino alla fine e puntare sulla mia velocità finale, oppure passare ora, fare un po’ di elastico e alla prima occasione allungare per prendere metri decisivi …

Tutto questo si deve pensare in frazioni di secondo, perchè se voglio fare l’elastico, devo farlo ora …subito!

Ma questa ipotesi prevede tanta forza mentale e fisica, essere certi di essere superiori … altrimenti un suo ritorno potrebbe distruggere in un attimo tutta la velleità acquisita!!!

Del resto lui ultimamente (e si parla di almeno un anno) ha totalmente cambiato allenatore e sistema di allenamento, parlano per questo i risultati. E’ passato da un 4’15”-4’20″/km ad un tranquillo 3’55” … mentre io ho eseguito il processo inverso. Insomma devo ammettere che ultimamente e’ stato nettamente più forte di me, in tutte le distanze!

Ma io oggi sono arrivato qua determinato, mi sono portato il cardio-frequenzimetro per spingere al massimo la fase aerobica e vedere le mie capacità di resistenza e questa è l’occasione per provare … ecco ho deciso, lo passo!!!

Lui fa un cenno come per dire, bravo … vai pure … ma non abbocco … conosco bene questo circo ..come le parole precorsa …oggi vado piano … oggi non spingo …

 Passo di nuovo il ristoro il ristoro e bevo 2 bicchieri di acqua … abbondanti! Serve idratarsi per iniziare la battaglia!!!

Un idiota che si e’ fermato per bere accelera per riprendere posizione e quasi mi fa inciampare, resto in piedi e … non reagisco, ho altri interessi ora … nella mente!

E’ ora di prendere un buon treno, per passare velocemente questo tratto difficile e per sferrare l’attacco. Vedo avanti un maglia gialla che indossa scarpe “Salomon” che non sono da corsa ma appartengono a specialità “minori” …

Ma in queste specialità minori sono allenati a correre su terreni impossibili, e quindi oggi mi puo’ tornare utile la sua esperienza. Mi incollo a lui, sta andando ma non mi affatico a tenere questo passo, che viceversa accusa il mio “rivale” e gli fa perdere contatto …

 Sono terzo e questo mi piace!! Me lo voglio godere fino all’arrivo questo piazzamento d’onore. Strano ma vero, siamo i primi 3 Orange … siamo tutti calvi, sarà una dote speciale???

Passo il ponticello ancor piu’ di slancio e imbocco il rettilineo della sofferenza!

Sono l’ultimo vagone del trenino, locomotiva il giallo … l’esperto, poi altri due atleti, e poi il sottoscritto, che ha deciso di farsi portare.

Siamo tutti “avvelenati” non vogliamo cedere la posizione per niente al mondo!!!

Davanti a me uno che mi ha fatto “inquietare” non poco, alla partenza si e’ bombato con carboidrati … ma dico io a che serve in una gara cosi corta??? Manco fai in tempo a sfruttare l’apporto “dopante” … poi non solo ha dato una ulteriore ciucciata la primo giro ma ha buttato il contenitore vuoto nella natura …

E come se non bastasse ora sta perdendo contatto con il battistrada!

Quando sei con un treno in un percorso stretto a fila indiana, devi sempre tenere d’occhio la testa … non limitarti mai a seguire solo quello che hai davanti!!! Se e’ un tappo , rallenti inesorabilmente e non te ne rendi conto! Stava succedendo, vedo il giallo che sta piu’ avanti e reagisco subito, passo il “dopato” e gia’ che ci sono anche quello che ha davanto e mi metto a ridosso del giallo …

Imposto la corsa, muovo bene le braccia, sono completamente padrone del corpo, del respiro, dell’andatura. Andiamo!

Non mi volto piu’ …se mi riprende il “compagno Orange” se lo merita, vuol dire ha messo in pratica una super tattica … altrimenti … ho vinto!

Siamo a metà rettilineo e il giallo non smentisce di essere appartenente a gare minori … troppo tempo senza guardare uccellini o fare foto e mi si sgonfia come una pera … noooooooo , eri la mia locomotiva!!!

Lo passo e sono solo , davanti non ho nessuno o quasi, allora conto i passi  e mi do il ritmo …

Arrivo fino ad un atleta con la maglia tipo maratona di Roma di 2 edizioni fa , ma a forma di canotta, mi guarda come fossi uno spauracchio e accelera, bene … ci voleva, sto alla sfida e lo seguo.

Penso dove sto trovando queste energie? Facile risposta, una condotta “dosata” della gara è in grado di fornirti endorfina all’occorrenza, ti azzera la fatica e ti mette il corpo in condizioni di correre piu’ forte, di cambiare passo. Lui va a strappi, vuol fare l’elastico, io non abbocco e tengo il mio passo e ogni 150 metri siamo appaiati.

Siamo alla stretta finale, manca il biscotto del bosco …il rettilineo infame e poi il biscotto finale delle macchine che porta all’arrivo. Il mio nuovo trenino ad elastico ha sottovalutato un fatto determinante, il rettilineo prima dell’ultimo biscotto, per lui fatale!

Ma non precorriamo i tempi, al biscotto del bosco, tengo l’andatura, e immagino io sia un riferimento per il mio rivale Orange, in quanto quando giro lo vedo là, tutt’altro che finito, dietro solo una trentina di metri!

 Adesso c’e’ la stretta finale, ho un rivale avanti che vuole giocare con me … e uno dietro che immagino stia per accelerare e provare a prendermi …

La gara … nella gara!

Ma se stai bene, godi di questa situazioni … sono la ciliegina che rende la torta sublime!

La tattica attuale (in una gara si puo’ e spesso si deve cambiare piu’ volte tattica, a seconda delle situazioni e degli scenari che si stabiliscono …) è seguire l’elastico per rendere arduo il riavvicinamento incalzante … Il mio elastico pero’ ha un cedimento su quel rettilineo che ho menzionato prima, quello che porta al biscotto delle macchine … mentre sono certo che qua il mio rivale dietro … sta pensando alle mie parole dette alla partenza, attento che alla fine non si arriva mai, c’è il biscotto delle macchine e seppure senti la voce dello speaker mancano ancora almeno 300 metri …!!!

Ora lui e’ forte del mio consiglio, ma il mio consiglio me lo sono dato anche a me stesso, siamo pari, e io sono piu’ veloce e sto avanti …e allora si corre …

Accelero, ma subito dopo la curva rallento …e affronto al meglio la salita impegnativa non tanto per l’altimetria quanto per il tipo di terreno … si affonda anche qui!

A quanti urlero’ dopo il mio arrivo … passo corto e frequenze in questo tratto, occhio alla curva e poi stai largo e taglia la curva finale!!!

Ora me lo dico a me stesso, rallento ma solo per non andare in affanno e affrontare al meglio la volata finale … l’elastico si riprende e accelera, affrontiamo pari la curva, lui mi stringe e vorrebbe tagliarmi la strada, nonostante sia ben piazzato (un po’ piu’ di me) reagisco e tengo la posizione e curvando siamo spalla spalla … ma lui cade … mi spiace ma se l’e’ cercata cercando di tagliare  … è lui che ha cercato il contatto !!!

Neanche mi volto e volo a chiudere la gara!!! Lo speaker mi nomina, e compio i miei gesti tipici dell’arrivo, bacio la Fede … indico il cielo, punti gli indici sulla fascetta dell’ Associazione  Malati di Ipertensione Polmonare, sorrido alle macchinette fotografiche, ai cellulari e taglio il traguardo ancora sorridendo!

Io ho le mie motivazioni speciali e oggi  le ho onorate!

Stoppo i due orologi che oggi mi hanno accompagnato e che ho visto molto poco, impegnato a gestire la gara …tatticamente.

Il Runner Elastico è  a pezzi , piegato sulle ginocchia ansimante mi fa … Forrest quanto c’hai messo? Per regolarsi sul suo tempo … io penso mi conosce?? Mah, gli dico il tempo, stringo la mano a tutti quelli arrivano dietro … e poi consegno il chip e tra le grida degli organizzatori che mi vorrebbero far pascolare con gli altri arrivati, mentre io devo andare ad incitare i miei e a prendere qualcuna e provare a portarla a premio…

Adoro questi posti, questa gente … queste gare!!!

Oggi belle soddisfazioni per me, anche da parte dei miei ragazzi

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