121 Allenamento Palindromo

Uno dei primi algoritmi che si affronta in corsi di linguaggi di programmazione è determinare se una parola è palindroma, ovvero si può  ottenere la stessa sequenza di caratteri sia se leggo da sinistra verso destra che da destra verso sinistra.

Esempi facili sono “osso”, “radar”, più complessi “onorarono” … poi ci sono virtuosismi fatti di frasi palindrome e l’esercizio di complica .

Nell’ambito del Forrest LAB , il ForresTeam oggi ha sperimentato un allenamento palindromo, che gli affezionati alla cultura egizia definiscono anche piramidale. 

Una piramide di soli 3 elementi, ma significativi!

In cosa consiste l’allenamento e con quali obiettivi è stato svolto??

L’allenamento odierno consiste nel percorrere le seguenti distanze :

  • 1000 mt a Sensazione
  • 2000 mt a “Manetta”
  • 1000 mt a Sensazione

Correre a Sensazione,  significa correre “bene” in tutti i sensi, impegnarsi sullo stile, mantenere un sorriso costante, provare benessere correndo senza nessun tipo di tensione o di fatica! Non guardare assolutamente il cronometro , mai prima dell’arrivo, pensare un tempo per percorrere la distanza e solo all’arrivo confrontarlo con il tempo reale.

Dopo  il 1000 a Sensazione, 2 minuti passivi di recupero e poi un 2000 mt ad un passo veloce, il più veloce possibile, tenendo però un’andatura costante, senza accelerazioni o cambi di ritmo. Nella programmazione settimanale avevo scritto “Ritmo Gara 10 Km”, ma con correzione a voce ho suggerito di  effettuare un 2000 mt ancor più veloce!

Poi ovviamente quando si pone un limite non sempre si riesce ad ottenerlo, specialmente se fissa un valore ambizioso. L’insuccesso non deve deludere, bensì incentivare e motivare maggiormente i successivi allenamenti  !!!

Recupero di 200 mt attivi e poi altri 1000 mt a Sensazione.

Questi secondi 1000 mt devono essere considerati i “veri” valori di riferimento.

Il tempo ottenuto in questo 1000 mt, se corso con onestà, senza accelerazioni, vale un tempo medio “naturale” su una 10 km : questo valiamo !  Se in gara andiamo più lenti, vuol dire che la nostra testa non funziona ancora a dovere, se andiamo più veloci, vuol dire che in gara abbiamo motivazioni che migliorano la performance.

Ogni tanto propongo questi “test” per verificare le condizioni di ciascuno, è ovvio che per valutare DEVO leggere i tempi ottenuti e anche le sensazioni vissute, nulla viene lasciato al caso!!!

Questo per spiegare il “core” dell’allenamento odierno, che come è risaputo non è solo composto da una sessione di ripetute, ma mettiamo in pratica i fondamenti di una completa preparazione atletica.

Si inizia con il riscaldamento e con il piacere di rivedere compagni di allenamento che tornano dopo un periodo di assenza. Non sappiamo mai chi è presente all’allenamento ed è sempre una piacevole sorpresa fare una sorta di appello visivo durante i giri di prato preliminari.

Con il ForresTeam ci si può preparare per una gara specifica, per una disciplina dell’atletica leggera, ma anche per iniziare un avviamento all’atletica partendo da un alternanza di camminata e di corsa .

Pratica ma anche teoria, perchè sapere è sempre un grande aiuto per il saper fare!

Nel riscaldamento sono comprese le andature, composte da classici skip, e da skip più complicati dal punto di vista coordinativo, balzi con stacco, skip combinati composti da calciata e stacco, doppio impulso … Perchè coordinare i movimenti è fondamentale anche per correre!!!

E dopo le ripetute, defaticamento e streaching.

Oggi eravamo i padroni incontrastati dell’impianto. Siamo un gruppo numeroso, sicuramente il più numeroso tra i gruppi che orbitano alla Farnesina o al Mennea, ma ogni volta mi piace ribadirlo il più corretto. Sono un pignolo osservatore delle regole della Pista, e come responsabile del gruppo sono il primo ad evidenziare eventuali infrazioni. Oggi per esempio ho visto partenze “errate” : per i  1000 mt, si parte dalla riga dei 200 mt non da dove ci pare … sembra un’esagerazione … ma non lo è !!!

Sto molto attento ad osservare tutto e tutti, è una mia deformazione, e quindi attenzione ad osservare al centimetro le partenze e gli arrivi.

Un altro avvertimento è rimanere sulla corda sempre e comunque, spostarsi può causare scontri pericolosi e spiacevoli infortuni. In pista ci sono segnali vocali convenzionali; se quando passo , come spesso (sempre!) avviene dico :”Alè” è un incitamento non è  assolutamente un invito a spostarsi, quindi apprezzate il mio incoraggiamento e continuate , magari ancor più motivati a correre sulla corda.

Ci si sposta solo se si sente urlare :”Prima” , che significa prima corsia, diciamo che è buona regola spostarsi. Vero è che difficilmente succede che qualcuno stia per realizzare il record del mondo in un allenamento ed è un pò borioso chiedere la corsia.

C’è anche chi, fomentato dalle staffette , urli “Op” per chiedere la corsia. Solo e soltanto se sentiamo questi due richiami ci spostiamo, altrimenti meglio non muoversi !

braccia

Dopo il defaticamento lo streaching alla siepe “modificata” e … fotoooooooooooooo!!!

121 Palindromo

 

 

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